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Visualizzazione dei post da maggio, 2019
«πάντες ἄνθρωποι τοῦ εἰδέναι ὀρέγονται φύσει» «Tutti gli uomini per natura tendono al sapere» Aristotele, Metafisica

Sallustio Vita e opere

Vita di Sallustio Nato nell'86 a.C. ad Amiterno, in Sabina, da ricca famiglia, Sallustio fu un giovane inquieto e frequentò gente importante Romana. Poi si dedicò alla politica, dalla parte dei polulares , contro l'oligarchia senatoria.   Fu tribuno della plebe nel 52, e si scontrò con Milone, uccisore di Clodio, e col suo difensore Cicerone, per cui nel 50 fu accusato di immoralità dagli oligarchi e espulso. Infatti, aveva commesso adulterio con la moglie di Milone, che poi lo aveva fatto frustare e lo aveva costretto a risarcirlo con una somma di denaro. Pertanto, Sallustio appoggiò Cesare durante la guerra contro Pompeo; e proorio grazie Cesare, egli venne riammesso nel Senato e divenne Pretore. Nel 46, dopo la vittoria di Cesare a Tapso, in Africa, ottenne il governo della Numidia e ne approfittò per arricchirsi e costruire a Roma la lussuosa villa detta Horti Sallustiani , dove si ritirò a vita privata, in seguito all'accusa di concussione e alla morte di Cesare.

I druidi (2) Cesare de bello Gallico

[14]  Druides a bello abesse consuērunt neque tributa una cum reliquis pendunt . M ilitiae vacationem omniumque rerum habent immunitatem. Tantis excitati praemiis et sua sponte multi in disciplinam conveniunt et a parentibus propinquisque mittuntur . Magnum ibi numerum versuum ediscere dicuntur . Itaque annos non nulli vicenos in disciplina permānent . Neque fas esse existimant ea litteris mandare , cum in reliquis fere rebus, publicis privatisque rationibus , Graecis litteris utantur . Id mihi duabus de causis instituisse videntur , quod neque in vulgum disciplinam efferri velint neque eos qui discunt litteris confisos minus memoriae studere ; quod fere plerisque accidit , ut praesidio litterarum diligentiam in perdiscendo ac memoriam remittant . In primis hoc volunt persuadēre , non interire animas, sed ab aliis post mortem transire ad alios, atque hoc maxime ad virtutem excitari putant , metu mortis neglecto . Multa praeterea de sideribus atque eorum motu, de

Teoria Cellulare, Cellula procariote ed eucariote

LA TEORIA CELLULARE Nel diciottesimo secolo Robert Hooke, usando un microscopio di sua invenzione, notò che il sughero e altri tessuti vegetali erano formati da piccole cavità separate da pareti; egli chiamò queste cavità «celle», cioè «piccole stanze». Il termine cellula ha assunto il suo attuale significato, cioè unità di base della materia vivente, soltanto 150 anni dopo la scoperta di Hooke. Nel 1838 Matthias J. Schleiden, un botanico tedesco, giunse alla conclusione che tutti i tessuti vegetali sono costituiti da insiemi organizzati di cellule. Nell'anno seguente lo zoologo tedesco Theodor Schwann estese le osservazioni di Schleiden ai tessuti animali e propose una base cellulare comune a tutti gli organismi viventi. Nel 1858 l’idea che tutti gli organismi fossero formati da una o più cellule assunse un significato ancora più ampio quando l’anatomopatologo tedesco Rudolf Virchow affermò che le cellule possono essere originate solo da altre cellule preesistenti. Una c