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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Quando i libri sono nutrimento dell'anima...

“ Senza di me, ma non sono geloso, andrai, piccolo libro a Roma: ahimè, che non è permesso andarvi al tuo padrone. Va’, ma disadorno, come si addice al libro di un esiliato… E nemmeno vergognarti delle macchie! Chiunque le veda capirà Che sono state causate dalle mie lacrime... Va’ libro, e a nome mio saluta i luoghi a me cari! La poesia richiede che sia appartato e tranquillo chi scrive: io sono in balia del mare, del vento, dell’inverno selvaggio. Ma tu va’ per me, e contempla, tu che lo puoi, Roma. Volessero gli dèi che io ora potessi essere il mio libro! ” Tratto da: Ovidio, Tristia, Libro I

Il Basso Medioevo e l'Alto Medioevo

LA DIFESA DEL TERRITORIO E LA NASCITA DELLE SIGNORIE FEUDALI La riorganizzazione della società parte dal basso Le invasioni dei Saraceni, Ungari e Normanni ebbero grande successo perché 1. non incontrarono resistenze 2. si infiltrarono in luoghi vuoti Ci furono grandi danni materiali: saccheggi in Chiese e conventi, i campi furono abbandonati e calò la produzione di verdure e frutta, i commerci e l’artigianato entrarono in crisi. Anche la cultura fu colpita: le biblioteche furono distrutte e gli studi interrotti.  La gente viveva nella paura. I signori feudali approfittarono di questa situazione e costruirono i castelli (incastellamento) in cui le persone potevano sentirsi al sicuro. Inoltre, i signori cominciarono a amministrare la giustizia, emanare tasse e difendere lo Stato. I contadini liberi e i piccoli proprietari dovettero sottomettersi ai signori per avere protezione ed in cambio dovevano pagare al signore le corvées, tasse in natura e denaro (i soldi servivano per cos

Invasioni nel Basso Medioevo

LE ULTIME INVASIONI: SARACENI, UNGARI E NORMANNI Le aggressioni di Saraceni e Ungari Tra il IX e il X secolo ci furono numerose invasioni in Europa (Spagna, Francia, Sud Italia e Sicilia) ad opera di Saraceni (pirati musulmani) e Ungari. Alla fine del IX secolo però, pur avendo i bizantini cacciato gli Arabi dal Sud Italia, essi riuscirono comunque a stabilirsi in Sicilia. I pirati saraceni aggredirono e saccheggiarono   prima le navi cristiane e poi le città costiere francesi e italiane. Gli Ungari (o magiari) invece erano un popolo nomade di origine ungherese. Essi nel X secolo assalirono le città e i monasteri del Nord Italia, della Germania, della Gallia e della Borgogna. Nel 955, però, l’imperatore Ottone I di Sassonia li sconfisse a Lechfeld, costringendoli a stabilizzarsi e a diventare cristiani. I Normanni, popolo di navigatori e razziatori Mentre i Saraceni e gli Ungari erano interessati solo ai bottini (metalli, oggetti preziosi, schiavi), i Normanni cambiaron
«Πάντες ἄνθρωποι τοῦ εἰδέναι ὀρέγονται φύσει.» Όλοι οι άνθρωποι από τη φύση τους επιθυμούν την γνώση. Tutti gli uomini per natura desiderano il sapere. Aristotele, Etica, Nicomacheia

Il mosaico fluido

L'età delle colonizzazioni e delle tirannidi

Dalla preistoria alla civiltà micenea Secondo gli antichi Greci la loro storia sarebbe incominciata nel II millennio a. C., quando sarebbero nati i semidèi, nella cosiddetta età degli eroi . Oggi sappiamo che, in realtà, l'inizio della storia dei Greci risale all' età del bronzo (2800-1100 a. C.). Verso il 2000-1800 a. C. giunsero in Grecia i primi indoeuropei, che si fusero con le popolazioni locali. La più antica civiltà sorta in Grecia fu la civiltà minoica , fiorita a Creta tra il 1900 e il 1450 a. C., una società ricca, come testimoniato dai sontuosi palazzi ritrovati durante gli scavi moderni. La civiltà micenea è, però, la prima civiltà sicuramente greca, come chiarito delle iscrizioni in lineare B ritrovate su numerose tavolette. Pertanto, la vera e propria storia greca comincia nell' età micenea . Sono stati ritrovati palazzi micenei a Micene, Pilo, Tebe e a Creta, per cui è più corretto parlare di Regni micenei. Questi regni presentavano una struttura social

I primi documenti scritti in latino

Le più antiche iscrizioni latine  Le prime manifestazioni culturali latine erano orali. La scrittura era usata esclusivamente per fini pratici: le prime iscrizioni latine conservate risalgono ai secoli VII-VI a.C. La fibula Praenestina  L'iscrizione più antica, datata al VII secolo a.C., sembra essere quella presente su una spilla d'oro, la cosiddetta fibula Praenestina , su cui sono scritti il nome dell'artigiano che la fabbricò e il nome del destinatario. Le iscrizioni del Lapis niger e del "vaso di Dueno"  Molto antiche sono anche l'iscrizione rinvenuta sotto il Lapis niger e un'epigrafe del VI secolo a.C., di carattere dedicatorio, su un vaso d'argilla, detto "vaso di Dueno" (in passato si credeva che Duenos fosse un nome proprio, ma oggi i critici ritengono che  duenos significhi bonus , ossia "onesto; "abile"). Pertanto, l'espressione in latino arcaico: Duenos med feced  corrisponde in latino classico a:

I lipidi

I lipidi rappresentano una vasta classe di composti chimicamente eterogenei per struttura e proprietà, ma che presentano tutti due caratteristiche comuni: ·          essere insolubili in acqua ·          solubili in solventi organici apolari. I lipidi possono essere distinti in due grandi gruppi: ·          lipidi saponificabili , quali trigliceridi, fosfolipidi e glicolipidi; questi composti contengono acidi grassi e, quindi, in soluzione basica formano i sali corrispondenti (saponi); ·          lipidi non saponificabili , tra cui vi sono steroidi e vitamine liposolubili; questi composti non contengono acidi grassi e quindi per idrolisi basica non formano i sali corrispondenti. Negli organismi viventi, i trigliceridi svolgono un ruolo biologico rilevante: 1.       costituiscono un’importante riserva energetica , infatti la quantità di energia fornita da un grammo di trigliceridi è circa il doppio di quella fornita da un grammo di carboidrati; 2.       formano il

I sette re di Roma Versione

Versione di Latino Haec est prima aetas populi Romani et quasi infantia, quam habuit sub regibus septem, quadam fatorum industria tam variis ingenio, ut rei publicae ratio et utilitas postulabat . Nam quid Romulo ardentius? Tali opus fuit ,  ut invaderet regnum. Quid Numa religiosius? Ita res poposcit , ut ferox populus deorum metu mitigaretur . Quid ille militiae artifex Tullus? Bellatoribus viris quam necessarius, ut acueret ratione virtutem! Quid aedificator Ancus, ut urbem colonia extenderet , ponte iungeret , muro tueretur ? Iam vero ornamenta Tarquinii et insignia quantam principi populo addiderunt ex ipso habitu dignitatem! Actus a Servio census quid effecit , nisi ut ipsa se nosset Romana res publica? Postremo Superbi illius inportuna dominatio non nihil, immo vel plurimum profuit . Sic enim effectum est , ut agitatus iniuriis populus cupiditate libertatis incenderetur . Traduzione Questa è la prima età del popolo Romano, quasi l'infanzia, che  per una certa

DISACCARIDI, OLIGOSACCARIDI e POLISACCARIDI

Gli oligosaccaridi sono carboidrati costituiti dall'unione di pochi monosaccaridi. La classe più semplice è rappresentata dai disaccaridi. I DISACCARIDI I disaccaridi sono carboidrati costituiti da due unità di monosaccaridi uniti da un legame glicosidico. La reazione che porta alla formazione del disaccaride è detta REAZIONE DI CONDENSAZIONE e avviene tra il gruppo ossidrilico del carbonio anomerico di un’unità monosaccaridica e il gruppo ossidrilico   –OH   dell’altra unità, con eliminazione di una molecola d’acqua. Chimicamente un  disaccaride  è un acetale, e il  legame  che si forma è un  legame acetalico che unisce i due monomeri è comunemente chiamato legame glicosidico. Il più comune legame glicosidico è il legame 1, 4 - glicosidico . Il legame glicosidico può essere di tipo α o di tipo β, a seconda che sia α o β il gruppo ossidrile del carbonio anomerico impegnato nella formazione del legame: ·        

La Venere di Willendorf disegno dimensioni originali

Il contesto storico e culturale in cui è nata la cultura romana

Le popolazioni italiche prima di Roma I popoli che abitavano nella penisola italica erano di ceppo indoeuropeo e non: popolazioni seminomadi, provenienti dall'Asia centrale e dall'Europa continentale. Esse parlavano dialetti molto simili tra loro, tanto da costituire la cosiddetta lingua "indoeuropea”. Tra le varie popolazioni indoeuropee vi erano i Latini, che occuparono l'area compresa tra il mar Tirreno a ovest, il Tevere a nord e i colli Albani a est. Gli Etruschi erano un popolo di lingua non indoeuropea, che occupavano la zona dal Tevere all'Arno, l'odierna Umbria, l'Appennino ligure e il mar Adriatico. Gli Etruschi svilupparono una cultura urbana, ricca e complessa, capace di sfruttare le risorse minerarie e di portare avanti un attivo commercio, grazie ad una potente flotta. Essi estesero la loro  supremazia anche sul terrirorio romano. A partire dal IX secolo a.C., nacquero anche centri urbani come Alba Longa (fondata secondo la tradizione d

Le leggende relative alla fondazione di Roma

ENEA ARRIVA NEL LAZIO La fondazione città di Roma sarebbe legata a quella delle città di Lavinio ed Alba Longa e, quindi, secondo la leggenda, al viaggio di Enea, un giovane eroe troiano, fuggito da Troia incendiata col padre Anchise e il figlio. Dopo molte disavventure per i mari, a causa dell'odio della dea Giunone che ostacolava il suo viaggio verso l'Italia, Enea giunse in una terra pianeggiante bagnata dal fiume Tevere: il Lazio, allora abitato da Etruschi, Volsci, Sabini, Rùtuli e Latini. Latino era il re dei Latini e  accolse Enea con benevolenza e gli concesse in sposa sua figlia Lavinia, che però era già promessa sposa al re dei Rùtuli, Turno. Pertanto, Enea si battè con Turno e lo sconfisse. Enea fondò una città e la chiamò Lavinio, in onore di sua moglie. FONDAZIONE DI ALBA LONGA ll figlio di Enea, Ascanio o lulo, a circa trent'anni fondò un'altra città che chiamò Alba Longa. LA LOTTA PER IL POTERE NELLA CITTA' Proca, undicesimo re di Alba Longa,

Figure retoriche, termini tecnici della retorica e linguistica

Allitterazione (lat. umanist. adliteratio = rispondenza di lettere) = ripetizione degi stessi suoni (lettere o sillabe) all'inizio, all'interno o alla fine di due o più parole consecutive. Es. se sibi consilium (Caesar, De Bello Civili, I, 1, 3) Anadiplosi  (dal greco ἀναδίπλοσις = raddoppiamento) = ripresa all'inizio di un verso o di una frase della parole conclusiva del verso o della frase precedente. Anafora  (dal greco ἀναφορά  = ripetizione) = ripetizione di una parola all'inizio di due o più versi o enunciati consecutivi per conferire particolare risalto alla parola stessa.  Anastrofe  (dal greco ἀναστροφή  = inversione) = inversione dell'ordine normale delle parole per dare particolare rilievo ad un termine. Es. quae res etsi = etsi quae res (Caesar, De Bello Civili, I, 9, 1) Antitesi  (dal greco ἀντίθεσις = contrapposizione) = contrapposizione di concetti opposti per ottenere granfe efficacia espressiva.                           Apò koinù  (da