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MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion


TRADUZIONE CONTRASTIVA: MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion
Epigramma V, 34
Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam

oscula commendo deliciasque meas,parvola ne nigras horrescat Erotion umbras oraque Tartarei prodigiosa canis. Impletura fuit sextae modo frigora brumae, vixisset totidem ni minus illa dies. Inter tam veteres ludat lasciva patronos et nomen blaeso garriat ore meum. Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi, terra, gravis fueris: non fuit illa tibi.
TRADUZIONI A CONFRONTO
TRADUZIONE 1
A te, babbo Frontone, a te, mamma Flaccilla, io pienamente affido questa povera bimba, oggetto dei miei baci e delle gioie mie.
Cara piccina! Ch'ella non provi terrore delle Ombre, né delle orrende fauci di Cerbero infernale. Avrebbe ora compiuto il suo sesto gelido inverno, s'ella fosse vissuta altri sei giorni ancora.
Oh! Fra i suoi buoni vecchi che ella giochi e ripeta i capricci, e il mio nome balbetti con la bocca ancora infantile!
Le molli ossa ricopra la tenera zolla, ed a lei, deh! sii tu leggera, o terra: ella pure a te fu leggera.

B. Riposati
TRADUZIONE 2
A te, papà Frontone, a te, mamma Flaccilla, io affido questa bimba, miei baci e mia delizia; che la piccola Eròtion non provi terrore delle nere ombre, né delle orribili fauci del cane infernale.
Tra poco avrebbe compiuto il suo sesto freddo inverno, se fosse vissuta per soli altri sei giorni.
Fra i suoi vecchi custodi [= i nonni] possa giocare spensierata e con la bocca balbettante cinguetti il mio nome.
Una morbida zolla ricopra le sue tenere ossa e non pesare su di lei, o terra: lei non pesò su di te.

A. Diotti


 TRADUZIONE IN ITALIANO

A te, papà Frontone, a te mamma Flaccilla,


affido questa bimba, baci e delizia mia,
che la piccolina Erotion non provi terrore delle ombre nere 
né delle orride bocche del cane infernale.

Avrebbe compiuto ora il sesto gelido inverno,
se fosse vissuta ancora per altrettanti giorni.
e cinguetti il mio nome con la bocca balbettante.

Una zolla non dura ricopra le sue tenere ossa,
Ch'ella giochi spensierata fra i suoi patroni tanto vecchi [= i nonni]
non essere, o terra, pesante per lei: ella non lo fu per te.

 CONOSCERE IL MONDO ROMANO
1.     Come viene espressa da Marziale l'età di Eròtion?
Marziale esprime l’età della bambina con l’espressione “Impletura fuit sextae modo frigora brumae” ossia usa il verbo “impleo” che significa “caricare, completare” assieme all'espressione “sextae brumae” composta da “bruma” che significa “inverno” e da “sextus” che è un aggettivo numerale ordinale che significa “sesto”.
2.     Evidenzia i versi dai quali emerge più chiaramente l'affetto di Marziale per la bambina.
I versi dai quali emerge più chiaramente l'affetto di Marziale per la bambina sono:
-          deliciasque meas
-          parvola ne nigras horrescat Erotion umbras
-          lasciva 
-      et nomen blaeso garriat ore meum

3.     Perché il poeta affida la bimba ai propri genitori?
Gli antichi Romani credevano che gli spiriti dei loro genitori defunti divenissero divinità protettrici della casa e della famiglia, i cosiddetti Mani, per cui Marziale affida la bambina a loro affinché la accompagnino nel Regno dei morti, per non farle avere paura.
4.     A chi si rivolge Marziale negli ultimi due versi e che cosa chiede? Qual è il senso della richiesta?
Negli ultimi due versi Marziale si rivolge direttamente alla zolla di terra con cui la bambina verrà seppellita e le chiede di essere lieve per la piccola Erotion, perché ella era stata leggera per la terra durante la sua breve vita. Ciò dimostra ulteriormente il grande affetto da parte di Marziale per la piccola schiava di casa.
5.     Cerchia le parole latine che si riferiscono a età diverse della vita.
Le parole latine che si riferiscono a età diverse della vita sono:
-          Puellam
-          Parvola
-          veteres
RIFLETTERE SUL LESSICO
6.     Genetrix (v. 1) deriva dalla radice *gen- (“stirpe", “genere"), da cui ha origine anche il verbo che significa “generare": qual è? Ricostruisci la famiglia lessicale dei termini latini formati con questa radice.
Il verbo che significa “generare” è gigno. Da esso derivano anche:
-          Geno, is, genui, genitum, ere = generare
-          Genus, generis = nascita, origine, genere, stirpe
-          Genitor, genitoris = genitore, padre
-          Genetrix, genetricis =genitrice, madre
-          Gens, gentis = gente, famiglia, stirpe, razza
-          Genitalis, e = genitale, generativo, fecondatore
-          Genitura, ae = generazione, nascita
-          Genius, ii = genio, generatore della vita
7.     Il verbo horresco (v. 3) appartiene alla stessa famiglia di parole dei seguenti termini: 
horreo • abhorreo • horror • horrendus, -a, -um • horribilis, -e • horridus, -a, -um. 

Cerca il significato specifico di ciascuno.
I significati dei termini in italiano sono:
-          horreo = essere irto, rizzarsi, agghiacciare, essere o divenire orrido, tremare di freddo, rabbrividire
-          abhorreo = aborrire, detestare, avere avversione a
-          horror =il rizzarsi, brivido, tremito, ferbbre, raccapriccio, orrore, spavento
-          horrendus, -a, -um = orrendo, orribile, mostruoso
-          horribilis, -e = orribile, che incute orrore
-          horridus, -a, -um = ispido, irto, orrido, ruvido
8.     L'aggettivo vetus (v. 7) appartiene al campo semantico della “vecchiaia", come anche i seguenti aggettivi: antiquus • inveteratus • priscus • senex • vetus • vetustus. Individua il significato specifico di ciascuno e indica con quali termini si rendono in italiano.
I significati specifici e i corrispettivi in italiano degli aggettivi sono:
-          antiquus = antico, anteriore = ciò che era un tempo e ora non è più → antico
-          inveteratus = invecchiato, inveterato = ciò che dura da molto tempo, ciò che è radicato → inveterato
-          priscus = antico, arcaico, primitivo = in contrapposizione col tempo presente → antiquato
-          senex = anziano, vecchio = solo riferito a persone → anziano
-          vetus = vecchio = ciò che dura nel tempo e ancora sussiste → vecchio
-          vetustus = vecchio, antico, vetusto = ciò che esiste da lungo tempo o usurate dal lungo utilizzo → vetusto
9.     L'aggettivo lascivus (v. 7) ha un doppio valore semantico, così come il corrispondente sostantivo lascivia. Indica il significato con connotazione positiva e quello con connotazione negativa.
Lascivus significa contemporaneamente:
-          scherzoso, allegro, spensierato, gaio (significato con connotazione positiva)
-          lascivo, sfrenato, licenzioso, arrogante, insolente, petulante (significato con connotazione negativa)
10. Sottolinea le parole latine a cui si ricollegano i seguenti termini italiani: garrulo • irrigidimento • ombroso • gravità • mollezza. Spiega poi il significato dei termini italiani.
Le parole latine correlate ai seguenti termini sono:
-          Garrulo = garriat
-          Irrigidimento = rigidus
-          Ombroso = umbras
-          Gravità = gravis
-          Mollezza = Mollia
CONFRONTARE LE TRADUZIONI
11. In entrambe le traduzioni pater e genetrix (v. 1) sono resi con parole diverse da "padre" e “madre": perché, secondo te?
I termini pater e genetrix (v. 1) non sono resi con “padre” e “madre” sono più formali, ma con “babbo”, “papà”, e “mamma” perché questi ultimi sono più informali e familiari e quindi più adatti per riferirsi ai propri genitori.
12. Che cosa rende diverse le traduzioni del v. 2? Per quale propendi? Perché?
Il primo traduttore traduce il v. 2 “oscula commendo deliciasque meas” con l’espressione “(ti) affido oggetto dei miei baci e delle gioie mie”, reinterpretando un po’ quello che Marziale aveva scritto nel componimento, mentre il secondo con “miei baci e mia delizia” perché preferisce una traduzione più letterale. Io preferisco la seconda traduzione perché è più fedele al testo originale latino.
13. Com'è reso nella prima traduzione parvola Erotion (v. 3)? È una resa fedele? Confrontala con la seconda traduzione e spiega quale preferisci e perché.
Nella prima traduzione “parvola” è reso in modo non fedele con “povera bimba”, mentre nella seconda con “piccola”. Letteralmente “parvola” significa “piccolina” per cui preferisco la seconda traduzione.
14. Che forma è Impletura fuit (v. 5)? Proponi una traduzione alternativa.
È una perifrastica attiva, costruita col participio futuro di “impleo” e con la voce “fuit” del verbo essere. Può essere tradotta letteralmente come: “Stette sul punto di compiere”, “Fu destinato a compiere”, “Ebbe intenzione di compiere”.
15. Osserva come è stato reso lasciva (v. 7) nelle due traduzioni. Quale ti sembra esprima meglio l'affetto e la tenerezza del poeta?
Lasciva viene tradotto nella prima traduzione con “ripeta i capricci”, mentre nella seconda con “spensierata”. A parer mio, “spensierata” esprime meglio l’affetto e la tenerezza del poeta perché fa pensare al fatto che Marziale immagina la bambina che gioca spensierata nell'oltretomba.
16. Confronta le due traduzioni del v. 8, mettendo in rilievo le scelte differenti.
Il v. 8 “et nomen blaeso garriat ore meum” viene tradotto nella prima traduzione con l’espressione “e il mio nome balbetti con la bocca ancora infantile!” perché il traduttore vuole mettere in evidenza il fatto che la bambina era ancora piccolissima ed ancora non sapeva parlare correttamente, mentre nella seconda l’autore sceglie di tradurre “e con la bocca balbettante cinguetti il mio nome” perché vuole evidenziare che la bambina era come un uccellino indifeso dalla voce aggraziata, strappato via troppo presto da questo mondo.


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