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Tema Il senso del pudore

Il pudore è il sentimento di vergogna, che ci porta  a nascondere agli altri tutto ciò che riguarda la nostra intimità. Tuttavia, oggi questo sentimento sembra essere passato di moda ed essere solo un ricordo di un tempo lontanissimo da quello in cui viviamo.
Nel Capitolo VIII dei Promessi Sposi, Manzoni parla del pudore di Lucia, definendo “quel non nasce dalla triste scienza del male, quel pudore che ignora se stesso, somigliante alla paura del fanciullo che trema nelle tenebre senza sapere perché”. Lucia è una fanciulla casta e pura e, nelle varie scene del romanzo, reagisce spesso tremando e arrossendo e, quindi, provando sempre pudore per tutto quello che le capita. Di contro, i giovani di oggi sono vittime di una società esibizionista. Secondo Hegel il nostro modo di vestire deve rispettare il pudore, perché il nostro modo di vestire e, quindi, di apparire offre agli altri la prima impressione su di noi. Oggi noi viviamo in un’epoca in cui tutto è esagerato ed eccessivo. La principale vittima di questo meccanismo di degrado è la donna, il cui corpo viene esposto  nella “vetrina” dei social network e del mondo intero ed offerto agli sguardi di tutti, in particolar modo degli uomini che, pertanto, finiscono per disprezzarla e maltrattarla.
La moda del nudismo e i tentativi di imitazione di soubrette come Belen e di cantanti come Miley Cyrus e delle modelle ed attrici nude o seminude che vediamo nei programmi vuoti della TV, a poco a poco, hanno portato i giovani ad essere schiavi dell’apparenza. 
L’unica cosa che conta è mostrare, esporre, offrire il proprio corpo e la propria vita, vuota e priva di significato, a tutti in cambio di qualche "mi piace" su FB o Instagram. Per la maggior parte delle ragazze non serve studiare o saper ballare, o cantare o recitare,  ma per raggiunge la fama basta farsi foto o video in abiti succinti e mettersi in mostra in rete, con la speranza di raggiungere un numero di follower tale da attrarre l'attenzione dei media. In molti casi, tanti giovani e tante giovani danno di sé immagini ingannevoli e fasulle, ricorrendo a filtri e ritocchi per sembrare migliori, più belli, perfetti, quasi evanescenti. A parer mio, a spingerli non è il loro egocentrismo, ma la loro insicurezza, le loro paure, la diversità, la solitudine e l'infelicità per la mancata somiglianza coi modelli visti in TV o su Instagram. 
La distruzione del senso del pudore, però, oggigiorno si ha soprattutto nel rapporto tra ragazzi e ragazze: non esiste più vergogna, non c’è corteggiamento, appena ci si conosce (quasi sempre tramite internet) si finisce per cedere la propria intimità con una velocità impressionante, senza cercare nulla più che il mero piacere fisico. Sta scomparendo la voglia di aspettare e di vivere al momento giusto le tappe importanti della vita con le persone giuste. I rapporti tra ragazzi e ragazze sono, a volte, così deformati che si tende a saltare completamente la fase dell’amicizia, della conoscenza, dell'amore per passare direttamente al contatto fisico. Così facendo, però, ai giovani vengono a mancare alcuni momenti basilari nella costruzione delle proprie relazioni con il mondo che li circonda e, quindi, si perde la capacità di relazionarsi con il prossimo. Per affermare la propria personalità, invece, non bisogna inseguire i falsi modelli esibizionisti del mondo di oggi, ma è sufficiente essere se stessi. Pertanto, è necessario valorizzare la propria natura umana e spirituale, attraverso lo studio, il rispetto, la famiglia, l’amore, l’educazione, ecc. e soprattutto occorrerebbe tornare al pudore, perché il  pudore, pertanto, ha un immenso valore, perché ci permette di dividere la nostra intimità  dalla nostra vita pubblica e, quindi, di scegliere con chi, quando e come manifestare noi stessi alle persone che possono meritare il nostro vero Io, quello che nascondiamo a tutti gli altri.

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