La proposizione
infinitiva può essere tradotta in italiano con una proposizione soggettiva o con una proposizione oggettiva.
In latino L’INFINITIVA
OGGETTIVA è retta da
verbi come dico, cogito, puto, declaro, cupio…
nella forma
personale.
L’INFINITIVA SOGGETTIVA è retta invece da locuzioni impersonali (alla 3° persona)
come
oportet “è opportuno”,
refert “interessa”,
necesse est “è necessario”,
constat “si sa” etc,
oppure da un
oportet “è opportuno”,
refert “interessa”,
necesse est “è necessario”,
constat “si sa” etc,
oppure da un
aggettivo neutro unito a una forma del verbo sum.
Oportet / milites proelium
committere “È
opportuno che i soldati attacchino battaglia”
Est utile / puellas ad me venire “È utile che le ragazze vengano
da me”.
Nella traduzione in italiano “dico” e “mi fa piacere”
reggono una proposizione dichiarativa introdotta dalla
congiunzione “che”
ed espressa nel modo congiuntivo ( o talvolta all’indicativo).
Il tempo dell'infinito
è determinato a seconda del rapporto proposizione subordinata/proposizione principale:
contemporaneità
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anteriorità
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posteriorità
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Infinito presente
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Infinito perfetto
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Infinito futuro
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"Iustum est
Socrates damnari".
"È giusto che Socrate sia condannato".
"È giusto che Socrate sia condannato".
Se c’è Contemporaneità
rispetto alla principale, si usa l’infinito presente (soggetto in accusativo):
Dico che il soldato vince
- Dico militem (soggetto in accusativo) vincere
- Dico militem (soggetto in accusativo) vincere
Dicevo che il soldato vinceva
- Dicebam militem vincere
- Dicebam militem vincere
Dirò che il soldato vincerà
- Dicam militem vincere
- Dicam militem vincere
Se c’è Anteriorità rispetto
alla principale, si usa l’infinito perfetto (soggetto in accusativo):
Dico che il soldato ha vinto
- Dico militem (soggetto in accusativo) vicisse
- Dico militem (soggetto in accusativo) vicisse
Dicevo che il soldato aveva vinto
- Dicebam militem vicisse
- Dicebam militem vicisse
Dirò che il soldato ha vinto
- Dicam militem vicisse
- Dicam militem vicisse
Se c’è Posteriorità rispetto
alla principale, si usa l’infinito
futuro (soggetto in accusativo):
Dico che il soldato vincerà
- Dico militem (soggetto in accusativo) victurum esse
- Dico militem (soggetto in accusativo) victurum esse
Dicevo che il soldato avrebbe vinto - Dicebam militem victurum esse
Dirò che il soldato starà per vincere
- Dicam militem victurum esse
- Dicam militem victurum esse
· - i pronomi is, ea, id o ille, illa, illud se
c'è differenza di soggetto fra reggente e infinitiva;
· - se se c'è comunanza
di soggetto fra le due proposizioni.
Note:
1. Le proposizioni infinitive si
chiamano così perché il verbo è sempre al modo infinito.
2. Il soggetto
di una frase infinitiva si mette
nel caso accusativo e deve essere sempre espresso.
3. La funzione logica delle frasi soggettive ed oggettive: Le frasi
soggettive esprimono la funzione del soggetto; quelle oggettive del complemento
oggetto.
4. Il
riflessivo "se" si usa quando il soggetto della frase infinitiva è lo
stesso della frase reggente.
Così come il soggetto di una frase infinitiva deve essere sempre espresso e
si trova nel caso ACCUSATIVO, anche tutto ciò (attributo, apposizione, nome del
predicato) che vi si riferisce va in accusativo:
Dico che la rosa è bella
= Dico rosam (= soggetto) pulchram (= nome del predicato) esse.
Dico TE bonum
esse. Io dico che TU sei buono.
Dicis ME pravus esse. Tu dici che IO sono cattivo
o
Dicit SE bonum esse = (Egli) dice di essere
buono ( = cioé che egli stesso è buono).
o
Dicunt SE bonos esse = (Essi) dicono di essere buoni (cioè che essi stessi sono buoni).
· Si usa il pronome dimostrativo "EUM",
"EAM", "ID"/"EOS", "EAS", "EA" quando il soggetto della infinitiva è
diverso da quello della frase reggente:
o
Dico EUM bonum esse = dico che egli è buono.
o
Dico EOS nihil scire = dico che essi non sanno
niente
Proposizione
dichiarativa
Una proposizione infinitiva può assumere anche il valore di
una subordinata dichiarativa o
epesegetica, cioè può chiarire il significato di un termine presente nella
reggente. Funge così da complemento oggetto (che più semplicemente risponde
alle domande chi?, che cosa?). Ad esempio :
«Questo mi preoccupa, che in una così
grave scarsità di truppe manchino tre coorti.»
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