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I tempi dell'indicativo in greco antico

IL PRESENTE
Oltre al classico significato di presente, il presente può essere:

  •  storico: impiegato per dare maggiore vivacità al racconto, ma da tradurre col passato remoto italiano
  • di conato: esprime il tentativo di compiere un'azione (cerco di ...)

L'IMPERFETTO
Esprime un'azione continuata nel passato. Può anche essere di conato (ed esprimere, quindi, il tentativo di compiere un'azione: cercavo di ...)

L'AORISTO
Solo all'indicativo esprime un'azione puntuale (ossia senza riguardo delle durata) nel passato, ma può anche essere:

  • aoristo ingressivo: indica l'inizio di un'azione passata
  • aoristo gnomico: usato nelle sentenze, nei proverbi, ecc., per esprimere un fatto che è sempre avvenuto nel passato e si ripete (e, pertanto, va tradotto col presente italiano.
Inoltre, l'aoristo indicativo indica talvolta un'azione anteriore rispetto ad un'altra e, pertanto, va tradotto in italiano con il trapassato prossimo (avevo ...).


IL PERFETTO
Esprime il risultato di un'azione compiuta nel passato, i cui effetti durano nel presente e, pertanto, molti perfetti greci possono essere tradotti col presente italiano.

IL PIUCCHEPERFETTO
Esprime una situazione passata risultante da un'azione compiuta e va spesso tradotto in italiano con l'imperfetto o col passato prossimo o col passato remoto e talvolta col trapassato prossimo (a differenza del latino, infatti, non indica un'azione anteriore ad un'altra passata).

IL FUTURO TERZO (composto dal perfetto e dal futuro)
E' molto raro ed è quasi sempre passivo (con eccez.). Non esprimel'anteriorità nel futuro, ma il risultato di un'azione compiuta e si può tradurre in italiano con il futuro semplice.
tratto e modificato da "Le parole della polis" - Gian Enrico Manzoni, in coll. con Laura Lesi, Prima edizione: febbraio 2000; Carlo Signorelli Editore, Milano

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