Passa ai contenuti principali

LA CELLULA VEGETALE

Oltre  alla  membrana, al  nucleo, ai  mitocondri, ai  ribosomi  e  agli  altri  organelli, presenti  anche  nelle cellule  animali,  le cellule  vegetali  sono dotate  di  alcune  strutture  specifiche, assenti  nelle  cellule  animali:  la  parete  cellulare, i  plastidi  e  i  vacuoli.
La  parete  cellulare  delle  cellule  vegetali  è  una  struttura  semirigida, situata  esternamente  alla membrana  plasmatica, composta  da  fibre  di  cellulosa  immerse  in  proteine  e  polisaccaridi complessi.
La  parete  cellulare  svolge  nelle  cellule  vegetali  tre  importanti  funzioni:
1. fornisce  sostegno alla  cellula;
2. costituisce  una  barriera  contro le  infezioni  fungine;
3. contribuisce  a  dare  forma  alla  pianta.

Al  microscopio ottico le  cellule  vegetali, a  causa  della  loro spessa  parete, appaiono completamente isolate  l’una  dall’altra, ma  la  microscopia  elettronica  rivela  che  non è  così, in quanto il  citoplasma di  ciascuna  cellula  è  in connessione  con quello delle  cellule  adiacenti  attraverso numerosi  canali rivestiti  dalla  membrana  plasmatica, detti  plasmodesmi. Questi  canali, del  diametro di  circa 20-40 nm, attraversano le  pareti  di  cellule  contigue  e  permettono la  diffusione  dell’acqua, degli  ioni, di macromolecole, dell’RNA  e  di  proteine.

I  plastidi  sono  organuli  presenti  soltanto nelle  cellule  delle  piante  e  di  alcuni  protisti.
Esistono vari tipi  di  plastidi, ciascuno con una  propria  funzione. I più importanti  sono i  cloroplasti:  contengono il pigmento verde  clorofilla  e  sono la  sede  in cui  avviene  la  fotosintesi, il  processo che  converte l’energia  della  luce  nell’energia  chimica  dei  legami  tra  gli  atomi. Le  molecole  formate  dalla fotosintesi, come  il  glucosio, forniscono il  nutrimento all’organismo fotosintetico e  agli  altri organismi  che  se  ne  cibano. In maniera  diretta  o indiretta, la  fotosintesi  è  la  fonte  di  energia  per la maggior parte  degli  esseri  viventi. I cloroplasti  possono variare  per dimensione  e  per forma. Sono circondati  da  due  membrane  e  possiedono al  loro interno una  molecola  di  DNA  circolare  che contiene  le  informazioni  per produrre  RNA  e  alcune  proteine  specifiche  del  cloroplasto;  le  altre proteine  sono importate  dal  citoplasma. Oltre  alla  doppia  membrana  esterna, i  cloroplasti  possiedono una  serie  di  membrane  interne  che hanno l’aspetto  di  una  pila  di  sacchetti  discoidali. Queste  pile, dette  grani, sono formate  da  una serie  di  sacchetti  appiattiti, i  tilacoidi, addossati  l’uno all’altro. Le  membrane  dei  tilacoidi contengono clorofilla  e  altri  pigmenti  in grado di  catturare  la  luce. Il  liquido in cui  sono sospesi  i  grani  si  chiama  stroma  e  contiene  DNA  e  ribosomi, utilizzati  per sintetizzare  alcune  delle  proteine  che  costituiscono il  cloroplasto. Altri  tipi  di  plastidi  svolgono funzioni  diverse:
•  i  cromoplasti  contengono pigmenti  rossi, arancioni  e/o gialli  e  conferiscono il  colore  ai  fiori  e  ai frutti;
•  i  leucoplasti  sono usati  per l’accumulo di  amido e  di  grassi.

I vacuoli  sono vescicole  contenenti  acqua  e  sostanze  di  vario tipo che  diventano sempre  più grandi via  via  che  la  cellula  invecchia, fino a  occupare  quasi  tutto il  suo volume. Frequentemente  nelle cellule  vegetali  il  citoplasma  è  ridotto a  uno strato sottile  appressato alla  parete  cellulare, mentre gran parte  dello spazio interno è  occupato da  un grande  vacuolo che  conferisce  turgore  e  sostegno alla  cellula. I vacuoli  fungono da  deposito per sostanze  di  riserva  e  di  rifiuto. Generalmente  il termine  “vacuolo”  è  utilizzato in modo specifico per le  cellule  vegetali. Molte  cellule  animali possiedono strutture  analoghe, definite  solo  “vescicole”. Si  parla  però di  vacuoli veri e propri per i  protozoi (organismi unicellulari  eterotrofi), che possiedono vacuoli  nutritivi  e  vacuoli contrattili  per eliminare l'acqua in eccesso dall'ambiente  interno.

Fonti:
Valeria BalboniDoriana Rodino - Alpha Test Medicina e professioni sanitarie

Risultati di ricerca

Risultati web

Teoritest 6 - Pagina 201  

Stefano Bertocchi, ‎Doriana Rodino, ‎Alberto Sironi - 2012 - ‎Education

Biotest: la biologia per le prove di ammissione all'università 

Valeria Balboni, ‎Doriana Rodino - 2013 - ‎Education

Commenti

Post popolari in questo blog

MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion

TRADUZIONE CONTRASTIVA: MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion Epigramma V, 34 Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam oscula commendo deliciasque meas, parvola ne nigras horrescat Erotion umbras oraque Tartarei prodigiosa canis. Impletura fuit sextae modo frigora brumae, vixisset totidem ni minus illa dies. Inter tam veteres ludat lasciva patronos et nomen blaeso garriat ore meum. Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi, terra, gravis fueris : non fuit illa tibi. TRADUZIONI A CONFRONTO TRADUZIONE 1 A te, babbo Frontone, a te, mamma Flaccilla, io pienamente affido questa povera bimba, oggetto dei miei baci e delle gioie mie. Cara piccina! Ch'ella non provi terrore delle Ombre, né delle orrende fauci di Cerbero infernale. Avrebbe ora compiuto il suo sesto gelido inverno, s'ella fosse vissuta altri sei giorni ancora. Oh! Fra i suoi buoni vecchi che ella giochi e ripeta i capricci, e il mio nome balbetti c...

I complici di Catilina, Sallustio, 14 I seguaci di Catilina

I complici di Catilina  TESTO LATINO  - S allustio, De coniuratione Catilinae, 14. In tanta tamque corrupta civitate Catilina, id quod factu facillimum erat , omnium flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat . Nam quicumque impudicus adulter ganeo manu ventre pene bona patria laceraverat , quique alienum aes grande conflaverat , quo flagitium aut facinus redimeret , praeterea omnes undique parricidae sacrilegi convicti iudiciis aut pro factis iudicium timentes , ad hoc quos manus atque lingua periurio aut sanguine civili alebat , postremo omnes quos flagitium egestas conscius animus exagitabat , ii Catilinae proximi familiaresque erant . Quod si quis etiam a culpa vacuus in amicitiam eius inciderat , cotidiano usu atque illecebris facile par similisque ceteris efficiebatur . Sed maxime adulescentium familiaritates appetebat : eorum animi molles etiam et [aetate] fluxi dolis haud difficulter capiebantur . Nam ut cuiusque studium ex aetate f...

Un comandante esorta i suoi soldati

VERSIONE DI LATINO Nondum certa Romanis victoria erat ; alia iis supererat moles. Namque multitudo Gallorum, sensum omnem damni exsuperans , integros milites  adversus victorem hostem ciebat ; steterunt que suppresso impetu Romani , et quia iterum fessis subeunda dimicatio erat et quod consul, dum inter primores incautus agitat , laevo umero materi prope traiecto , cesserat parumper ex acie. Iamque omissa cunctando victoria erat , cum consul, vulnere alligato , revectus ad prima signa, "Quid statis , milites?" inquit .«Non cum Latino Sabinoque hoste res est , quem victum armis socium ex hoste fecistis ; in beluas strinximus ferrum; hauriendus aut dandus est sanguis. Propulistis a castris, supina valle praecipites egistis , stratis corporibus hostium superstatis ; complete eadem strage campos qua montes replevistis . Nolite exspectare dum stantes vos fugiant ; inferenda sunt signa et vadendum in hostem». His adhortationibus iterum coorti , milites Romani pellunt loco primos...