Passa ai contenuti principali

Una lezione del grammaticus Orbilio

Versione di latino con Analisi

Venusiae, in Apulia, Orbilius grammaticus litteras Latinas Graecasque discipulos docet. Inter discipulos parvus Horatius est, qui ....




ANALISI

Venusiae = complemento di stato in luogo, particolarità perché è un nome proprio di prima declinazione e allora invece di IN + ablativo, si mette in caso locativo, un vecchio caso che ha le stesse uscite del genitivo 

in Apulia =complemento di stato in luogo IN + ablativo femminile singolare Apulia, ae 1a declin 

Orbilius = soggetto nominativo maschile singolare di 2 declinazione 

grammaticus = apposizione nominativo maschile singolare di 2 declinazione 

litteras Latinas Graecasque = compl. Oggetto accusativo femminile plurale particolarità della prima declinazione littera, ae al singolare lettera dell'alfabeto; litterae, arum al plurale letteratura o lettera missiva. + due attributi Latinus, a, un e Graecus, a, un 

discipulos = accusativo retto dal verbo docet 

docet = 3a persona singolare presente indicativo attivo di doceo, es, ēre di 2a coniugazione 

Inter discipulos = complemento partitivo Inter+ accusativo di discipulus, i accusativo maschile plurale di 2 declinazione 

parvus Horatius = soggetto Horatius, i nominativo maschile singolare di 2 declinazione + attributo parvus, a, um 

est = predicato verbale 3a persona singolare presente indicativo da sum, es, fui, esse coniugazione propria. Qui il verbo "essere" ha valore di predicato verbale perché significa "stare, trovarsi" 

qui ("che", nom. m. sing.) = Soggetto NOM MASCH SING pronome relativo qui, quae, quod

magnus poëta = parte nominale formata da poeta, ae prima declinazione + attributo Magnus, a, um 

erit = copula 3a persona singolare futuro semplice indicativo da sum, es, fui, esse. 

Discipuli = soggetto nominativo maschile plurale discipulus, i di 2 declinazione 

Orbilium = complemento oggetto accusativo maschile singolare da Orbilius, i di seconda declinaz.

timent = predicato verbale 3a persona plurale presente indicativo attivo di timeo, es, ēre di 2a coniugazione 

quod = congiunzione causale

Commenti

Post popolari in questo blog

MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion

TRADUZIONE CONTRASTIVA: MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion Epigramma V, 34 Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam oscula commendo deliciasque meas, parvola ne nigras horrescat Erotion umbras oraque Tartarei prodigiosa canis. Impletura fuit sextae modo frigora brumae, vixisset totidem ni minus illa dies. Inter tam veteres ludat lasciva patronos et nomen blaeso garriat ore meum. Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi, terra, gravis fueris : non fuit illa tibi. TRADUZIONI A CONFRONTO TRADUZIONE 1 A te, babbo Frontone, a te, mamma Flaccilla, io pienamente affido questa povera bimba, oggetto dei miei baci e delle gioie mie. Cara piccina! Ch'ella non provi terrore delle Ombre, né delle orrende fauci di Cerbero infernale. Avrebbe ora compiuto il suo sesto gelido inverno, s'ella fosse vissuta altri sei giorni ancora. Oh! Fra i suoi buoni vecchi che ella giochi e ripeta i capricci, e il mio nome balbetti c...

I complici di Catilina, Sallustio, 14 I seguaci di Catilina

I complici di Catilina  TESTO LATINO  - S allustio, De coniuratione Catilinae, 14. In tanta tamque corrupta civitate Catilina, id quod factu facillimum erat , omnium flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat . Nam quicumque impudicus adulter ganeo manu ventre pene bona patria laceraverat , quique alienum aes grande conflaverat , quo flagitium aut facinus redimeret , praeterea omnes undique parricidae sacrilegi convicti iudiciis aut pro factis iudicium timentes , ad hoc quos manus atque lingua periurio aut sanguine civili alebat , postremo omnes quos flagitium egestas conscius animus exagitabat , ii Catilinae proximi familiaresque erant . Quod si quis etiam a culpa vacuus in amicitiam eius inciderat , cotidiano usu atque illecebris facile par similisque ceteris efficiebatur . Sed maxime adulescentium familiaritates appetebat : eorum animi molles etiam et [aetate] fluxi dolis haud difficulter capiebantur . Nam ut cuiusque studium ex aetate f...

LATINO Seneca, “Epistulae morales ad Lucilium”, Epistula 95

VITA E OPERE Lucio Anneo Seneca (Cordova, 4 a.C. – Roma, 65) apparteneva a una ricca famiglia equestre spagnola ed era figlio del famoso Seneca il Retore. Da giovane, fu portato a Roma dalla zia materna; e ricevette un’ottima educazione letteraria e storica, completata con studi di retorica e di filosofia: i suoi maestri furono: -          Sozione di Alessandria, vicino alla scuola stoico-pitagorica dei Sestii -          lo stoico Attalo, cultore di scienze naturalistiche -          Papirio Fabiano. Intorno al 26 d.C. si recò in Egitto per motivi di salute, con suo zio, il prefetto Gaio Valerio. Le sue condizioni di salute migliorarono, anche grazie alle cure della zia materna . Tornato a Roma, intorno al 33-34 d.C., ottenne la questura, il primo grado del cursus honorum ; si dedicò all'attività oratoria, ottenendo fama e successo. Scrisse la Consolatio ad...