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ANFORE FUNERARIE

Nell'VIII secolo a.C. si sviluppa il gusto geometrico e la decorazione su tutta la superficie dei vasi, forse perché gli artigiani del tempo avevano paura di lasciare un centimetro di ceramica non dipinta (un fenomeno che poi prenderà il nome di Horror vacui = paura del vuoto). Si  crea così una straordinaria unità tra forma e ornamento, come se l'una fosse conseguenza dell'altro e viceversa.  In questo periodo, a differenza dei Micenei, i defunti vengono cremati e le loro ceneri raccolte in urne fittili che vengono poi interrate a circa un metro di profondità e coperte da un lastrone di pietra appoggiato su una tavoletta, sul cui si colloca una grossa anfora (per le defunte) o un cratere (per i defunti), entrambi riccamente decorati, (alti 1,5 m) parzialmente interrati, lasciando sporgere dal suolo soltanto le bocche attraverso cui parenti e amici versavano le libagioni.  Presso la Dipylon (o Doppia Porta, la più importante porta a doppia entrata dell'antica Atene) fu ...