Quoniam nil inde abradere possunt, nec penetrare et abire in corpus corpore toto (Lucrezio)
TESTO LATINO "Denique cum membris collatis flore fruuntur aetatis, iam cum praesagit gaudia corpus atque in eost Venus ut muliebria conserat arva, adfigunt avide corpus iunguntque salivas oris et inspirant pressantes dentibus ora, nequiquam, quoniam nil inde abradere possunt nec penetrare et abire in corpus corpore toto ; nam facere interdum velle et certare videntur: usque adeo cupide in Veneris compagibus haerent, membra voluptatis dum vi labefacta quiescunt." TRADUZIONE IN ITALIANO "E quando, unite le membra, usano infine del fiore dell'età, quando già sente il corpo arrivare il godimento, ed è giunta Venere al punto d'irrorare il femmineo campo, bramosamente schiacciano il corpo, mischiano le salive della bocca, respirano premendo coi denti le bocche invano, poiché nulla da lì potranno raschiare, né penetrare e sparire, tutto il corpo nel corpo ; perché questo a volte sembrano volere, e lottare. Così bramosamente stanno avvinghiati nell'unione dell...