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VIRGILIO: ENEIDE e GEORGICHE

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L'Eneide: un epos per il Principato, tra storia e mondo omerico  Il capolavoro 'nazionale' di Virgilio, l'Eneide, di argomento mitologico, aveva lo scopo di imitare le grandi opere di Omero (l'Iliade e l'Odissea) e lodare Augusto «partendo dai suoi antenati», celebrare e nobilitare le origini di Roma e le imprese gloriose della gens   Iulia e soprattutto del Princeps Ottaviano Augusto, in quanto discendente diretto dell'eroe troiano Enea, figlio della dea Venere e del troiano Anchise. Secondo un'antica leggenda molto nota ai Romani, Enea per volere del Fato era riuscito a scampare alla distruzione di Troia e, dopo lunghe peregrinazioni, aveva raggiunto il Lazio, dove aveva dato inizio a quelle che poi sarebbe diventata la più grande potenza del Mediterraneo: ROMA. Come modello per la sua opera Virgilio scelse gli Annales di Ennio, un poema epico-storico, ma per di più volle confrontarsi direttamente con Omero, per celebrare Augusto «partendo dai suoi a...

Marco Porcio Catone vita e opere

Che cos'è la storiografia? Per gli antichi la storia doveva narrare fatti realmente accaduti, eventi, cause e dare insegnamenti. La storiografia antica si basava su: aspirazione alla verità e all’obiettività; documentazione (testimonianza diretta, documenti e monumenti, fonti letterarie storiografiche e non); scelta dei fatti ritenuti importanti; cause reali e giustificazioni; fatti militari, politici e istituzionali; personaggi e protagonisti; insegnamento e morale ( Historia magistra vitae) ; opera letteraria (Cicerone affermava che la storia era un opus oratorium maxime ). Invece, la storiografia moderna non è una forma letteraria, ma fa parte delle scienze umane. antica quella Lo storico moderno deve cercare la verità per permettere all’uomo di scoprire le proprie radici, non ripetere gli errori commessi in passato. La storiografia latina e Catone Dall’inizio del III secolo a.C. gli “annalisti” si ispirarono al modello degli Annales pontificium , ossia delle cronache a...

Catone (3)

In omnibus rebus singulari fuit industria. Nam et agricola sollers et peritus iuris consultus et magnus imperator et probabilis orator et cupidissimus litterarum fuit . Quarum studium etsi senior arripuerat , tamen tantum progressum fecit , ut non facile reperiri possit neque de Graecis neque de Italicis rebus, quod ei fuerit incognitum. Ab adulescentia confecit orationes. Senex historias scribere instituit . Earum sunt libri VII. Primus continet res gestas regum populi Romani; secundus et tertius unde quaeque civitas orta sit Italica; ob quam rem omnes Origines videtur appellasse . In quarto autem bellum Poenicum est primum, in quinto secundum. Atque haec omnia capitulatim sunt dicta . Reliquaque bella pari modo persecutus est usque ad praeturam Servii Galbae, qui diripuit Lusitanos; atque horum bellorum duces non nominavit , sed sine nominibus res notavit . In eisdem exposuit quae in Italia Hispaniisque aut fierent aut viderentur admiranda . TRADUZIONE IN ITALIANO  Fu...

De viris illustribus Cornelio Nepote

Notizie essenziali sull’opera L’opera  De viris illustribus  di Cornelio Nepote è una galleria di ritratti di personaggi famosi, tra cui re, generali, poeti, oratori ecc. Ogni sezione comprendeva due libri: uno dedicato a personaggi greci o stranieri, l’altro a uomini importanti romani. In tal modo l’autore intendeva mettere a confronto la civiltà greca e quella romana, destinate a fondersi. Nell’opera Nepote ricerca la  virtus  dei grandi personaggi e l’importantissima morale dei Romani. Lo stile dell’opera è semplice e chiaro e presenta tutti i caratteri tipici dell’età delle guerre civili. Dell’intera opera ci è giunta solo una piccola parte, tra cui quella dedicata a Catone il Censore, in cui Nepote   descrive la figura di Catone e le varie cariche pubbliche che ha rivestito e, soprattutto, attribuisce al Censore il grande merito di aver condotto a Roma il poeta Ennio.

VITA DI CATONE

VERSIONE DI LATINO [1] M. CATO, ortus municipio Tusculo adulescentulus, priusquam honoribus operam daret , versatus est in Sabinis, quod ibi heredium a patre relictum habebat . Inde hortatu L. Valerii Flacci, quem in consulatu censuraque habuit collegam, ut M. Perpenna censorius narrare solitus est , Romam demigravit in foroque esse coepit .  2  Primum stipendium meruit annorum decem septemque. Q. Fabio M. Claudio consulibus tribunus militum in Sicilia fuit . Inde ut rediit , castra secutus est C. Claudii Neronis, magni que opera eius existimata est in proelio apud Senam, quo cecidit Hasdrubal, frater Hannibalis.  3  Quaestor obtigit P. Africano consuli; cum quo non pro sortis necessitudine vixit : namque ab eo perpetua dissensit vita.  4  Aedilis plebis factus est cum C. Helvio. Praetor provinciam obtinuit Sardiniam, ex qua, quaestor superiore tempore ex Africa decedens , Q. Ennium poetam deduxerat ; quod [1] non minoris aestimamus...