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Visualizzazione dei post con l'etichetta poeta ennio

VIRGILIO: ENEIDE e GEORGICHE

L'Eneide: un epos per il Principato, tra storia e mondo omerico  Il capolavoro 'nazionale' di Virgilio, l'Eneide, di argomento mitologico, aveva lo scopo di imitare le grandi opere di Omero (l'Iliade e l'Odissea) e lodare Augusto «partendo dai suoi antenati», celebrare e nobilitare le origini di Roma e le imprese gloriose della gens   Iulia e soprattutto del Princeps Ottaviano Augusto, in quanto discendente diretto dell'eroe troiano Enea, figlio della dea Venere e del troiano Anchise. Secondo un'antica leggenda molto nota ai Romani, Enea per volere del Fato era riuscito a scampare alla distruzione di Troia e, dopo lunghe peregrinazioni, aveva raggiunto il Lazio, dove aveva dato inizio a quelle che poi sarebbe diventata la più grande potenza del Mediterraneo: ROMA. Come modello per la sua opera Virgilio scelse gli Annales di Ennio, un poema epico-storico, ma per di più volle confrontarsi direttamente con Omero, per celebrare Augusto «partendo dai suoi a...

De viris illustribus Cornelio Nepote

Notizie essenziali sull’opera L’opera  De viris illustribus  di Cornelio Nepote è una galleria di ritratti di personaggi famosi, tra cui re, generali, poeti, oratori ecc. Ogni sezione comprendeva due libri: uno dedicato a personaggi greci o stranieri, l’altro a uomini importanti romani. In tal modo l’autore intendeva mettere a confronto la civiltà greca e quella romana, destinate a fondersi. Nell’opera Nepote ricerca la  virtus  dei grandi personaggi e l’importantissima morale dei Romani. Lo stile dell’opera è semplice e chiaro e presenta tutti i caratteri tipici dell’età delle guerre civili. Dell’intera opera ci è giunta solo una piccola parte, tra cui quella dedicata a Catone il Censore, in cui Nepote   descrive la figura di Catone e le varie cariche pubbliche che ha rivestito e, soprattutto, attribuisce al Censore il grande merito di aver condotto a Roma il poeta Ennio.