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Eccezionalità del greco antico

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 "Quasi tutto quello che gli uomini hanno detto di buono è stato detto in greco" "Tutto quello che ciascuno di noi può tentare per nuocere ai suoi simili o per giovar loro è già stato fatto da un greco. Altettanto avviene delle nostre scelte interiori: dal cinismo all’idealismo, dallo scetticismo di Pirrone ai sogni sacri di Pitagora, i nostri rifiuti, i nostri consensi non facciamo che ripeterli; i nostri vizi, le nostre virtù hanno modelli greci. L'impero, l'ho governato in latino; n latino sarà inciso il mio epitaffio, sulle mura del mausoleo in riva al Tevere; ma in greco ho pensato, in greco ho vissuto." Tratto da Le Memorie di Adriano di M. Yourcenar.

Luciano, Come si deve scrivere la storia

Luciano, come si deve scrivere la storia [41] «Τοιοῦτος οὖν μοι ὁ συγγραφεὺς ἔστω , ἄφοβος, ἀδέκαστος, ἐλεύθερος, παρρησίας καὶ ἀληθείας φίλος, ὡς ὁ κωμικός φησι , τὰ σῦκα σῦκα, τὴν σκάφην δὲ σκάφην ὀνομάσων , οὐ μίσει οὐδὲ φιλίᾳ τι νέμων οὐδὲ φειδόμενος ἢ ἐλεῶν ἢ αἰσχυνόμενος ἢ δυσωπούμενος , ἴσος δικαστής, εὔνους ἅπασιν ἄχρι τοῦ μὴ θατέρῳ ἀπονεῖμαι πλεῖον τοῦ δέοντος , ξένος ἐν τοῖς βιβλίοις καὶ ἄπολις, αὐτόνομος, ἀβασίλευτος, οὐ τί τῷδε ἢ τῷδε δόξει λογιζόμενος , ἀλλὰ τί πέπρακται λέγων » E t ale dunque deve essere per me lo storico, senza paura, imparziale, libero, amante della libertà di parola e della verità,   come dice il comico, che chiami «fico» il fico e «barca» la barca, uno che né per odio né per amicizia concede o tralascia qualcosa, che non ha compassione o vergogna o timore, un giudice giusto, benevolo con tutti ma solo finché non si conceda più del dovuto a una delle parti;  nei suoi libri straniero e senza città, indipendente, senza re; uno che non...

Apostrofe al cuore

«θυμέ, θύμ᾽ ἀμηχάνοισι κήδεσιν κυκώμενε, ἄνα δέ, δυσμενέων δ᾽ ἀλέξευ προσβαλὼν ἐναντίον στέρνον, ἐν δοκοῖσιν ἐχθρῶν πλησίον κατασταθείς ἀσφαλέως· καὶ μήτε νικῶν ἀμφαδὴν ἀγάλλεο μηδὲ νικηθεὶς ἐν οἴκωι καταπεσὼν ὀδύρεο. ἀλλὰ χαρτοῖσίν τε χαῖρε καὶ κακοῖσιν ἀσχάλα μὴ λίην· γίνωσκε δ᾽ οἷος ῥυσμὸς ἀνθρώπους ἔχει.» «Cuore, o cuore, sballottato da insolubili dolori, rialzati, resisti contro chi ti tratta male, opponi il petto, piazzato accanto alle tane dei nemici con tenaciaː e, se vinci, non ti rallegrare assai, o, se perdi, non crollare, messoti a lutto in casa, ma rallegrati per i beni e per i mali soffri non troppoː ammetti come questo ritmo è della vita.» Il frammento, in tetrametri trocaici catalettici, riprende la celebre apostrofe di Omero (Τέτλαθι δή, κραδίη· καὶ κύντερον ἄλλο ποτ' ἔτλης) con cui Ulisse/Odisseo si controlla davanti alle offese dei Proci, in attesa della vendetta. Tuttavia, nonostante il richiamo a Omero, Archiloco personalizza i versi per a...

Odissea, V, 151-153

Τὸν δ' ἄρ' ἐπ' ἀκτῆς εὗρε καθήμενον · οὐδέ ποτ' ὄσσε δακρυόφιν τέρσοντο , κατείβετο δὲ γλυκὺς αἰὼν νόστον ὀδυρομένῳ , ...                                                                  Όμηρος Lo trovò seduto sul lido: i suoi occhi non erano mai stati asciutti di lacrime, passava la dolce vita piangendo il ritorno...                                                        OMERO                                            (Odissea, V, 151-153)

Romanzo greco

Storia del Romanzo greco I Greci hanno anche il merito di aver iniziato il genere del romanzo , cioè una narrazione erotico-avventurosa in prosa anziché in versi. Fino alle fine dell'Ottocento si riteneva che il genere risalisse ai primi secoli dell' era cristiana , soprattutto per il fatto che gli esemplari pervenutici risalgono tutti a quel periodo. In particolare, va ricordata come emblematica la posizione dello studioso tedesco  Erwin   Rohde , il quale sosteneva che i due motivi tematici fondamentali del genere romanzo, cioè quello erotico e quello avventuroso, derivassero rispettivamente dall' elegia alessandrina e dalla storiografia incentrata sulla figura di Alessandro Magno che viaggiò moltissimo. Secondo Rohde, questi due motivi sarebbero stati fusi dando luogo a qualcosa di nuovo nell'età della seconda sofistica. Questa tesi si dimostrò essere errata quando nel 1893, a opera di Ulrich Wilcken,   fu ritrovato un papiro  datato con precisione al 100 d.C....

Misoginia antica

Due giorni dolci assai dà la donna (all'uomo): quando entra nel talamo e nel tumulo. (IPPONATTE)

Proemio dell'Odissea

«Ἄνδρα μοι ἔννεπε , Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλά πλάγχθη , ἐπεί Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσεν » «L'uomo, cantami, dea, l'eroe del lungo viaggio, colui che errò per tanto tempo dopo che distrusse la città sacra di Ilio.» Proemio dell'Odissea :   Ὀδύσσεια  Odýsseia

Come nacque l'amicizia tra Solone e Anacarsi

Plutarco Versione di Greco περί τής Αναχάρσεως προς Σόλωνα συνουσίας οι συγγραφείς λογους  αναγραφουσ ι  τοιουτους. Αναχαρσιν μεν εις Αθηνας φασιν επι την Σολωνος οικιαν ελθοντα κοπτειν και λεγειν , ως ξενος ω ν   ή κει φιλιαν ποιησομενος και ξενιαν προς αυτον.   Αποκριναμενου δε του Σολωνος ως οικοι βελτιον εστι ποιεισθαι φιλιας, "Ουκουν" φαναι τον Αναχαρσιν "συ ουν, ως οικοι ποιησαι φιλιαν και ξενιαν προς εμε". Ουτω δη  φασιν  τον Σολωνα  θαυμασαι  την αγχινοιαν του ανδρος,ως  δεξασθαι φιλοφρονως Αναχαρσιν και χρονον τινα παῥ αυτω κατασχειν . Ταυτα ε γενετο , ώς λέ γουσι , εν τω αυτω χρονω, εν ω Σόλων τα δημόσια επραττε και συνετάσσετο τούς νομους Άθηναιοις. TRADUZIONE IN ITALIANO Gli storici scrivono queste parole riguardo le amicizie tra Anacrasi e Solone. Dicono che da un lato Anacarsi, giunto ad Atene davanti alla casa di Solone, bus...

Un prodigio favorevole agli Etruschi

  Versione di greco Οἱ δὲ Τυρρηνοὶ ἔτι μᾶλλον ἐπήρθησαν εἰς ὑπεροψίαν τοῦ ἀντιπάλου στρατοῦ καὶ καταφρόνησιν τῶν ὑπάτων δόξαντες καὶ τὸ θεῖον αὑτοῖς   συμμαχεῖν . τοῦ γὰρ ἑτέρου τῶν ὑπάτων Γναΐου Μαλλίου κεραυνὸς εἰς τὸ στρατήγιον ἐμπεσὼν τήν τε σκηνὴν διέσπασε καὶ τὴν ἑστίαν ἀνέτρεψε καὶ τῶν  πολεμιστηρίων ὅπλων τὰ μὲν ἐσπίλωσε , τὰ δὲ περιέκαυσε , τὰ δ' εἰς τέλος ἠφάνισεν · ἀπέκτεινε δὲ καὶ τὸν λαμπρότατον αὐτοῦ τῶν ἵππων, ᾧ παρὰ τοὺς ἀγῶνας   ἐχρῆτο , καὶ τῶν θεραπόντων τινάς. λεγόντων δὲ τῶν μάντεων τοῦ τε χάρακος ἅλωσιν προσημαίνειν τοὺς θεοὺς καὶ τῶν ἐπιφανεστάτων ἀνδρῶν ἀπώλειαν, ἀναστήσας τὴν δύναμιν ὁ Μάλλιος ἀπῆγε περὶ μέσας νύκτας ἐπὶ τὸν ἕτερον χάρακα καὶ μετὰ τοῦ συνάρχοντος  κ ατεστρατοπέδευσε . μαθόντες οὖν οἱ Τυρρηνοὶ τὴν ἀπανάστασιν τοῦ στρατηγοῦ καί, δι' ἃς αἰτίας ἐγένετο , παρά τινων αἰχμαλώτων ἀκούσαντες ἐπήρθησάν τε ταῖς γνώμαις ἔτι μᾶλλον, ὡς πολεμοῦντος τοῖς Ῥωμαίοις τοῦ δαιμονίου, καὶ πολλὴν εἶχον ἐλπίδα κρατήσειν αὐτῶν· οἵ τε μάντ...

il concetto di κτῆμα ἐς αἰεί

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Il concetto di κτῆμα ἐς αἰεί (letto: KTEMA ES AIEI) è il prezioso insegnamento di Tucidide, storico e storiografo del V secolo a.C., spesso considerato il padre della storiografia.  Tucidide intendeva la sua Storia del Peloponneso come un "possesso per sempre", una miniera di informazioni valide in ogni tempo e spazio, una luce che illuminasse passato, presente e futuro. Secondo lui la storia deve avere il compito di essere UN INSEGNAMENTO PER SEMPRE, in grado di essere trasmesso e utilizzato dalle generazioni future. Il suo concetto forgerà anche altri autori, sia nel mondo greco (Plutarco con le sue Vite parallele) , sia latino: lo storico Tito Livio mutua lo ktema es aiei in HISTORIA MAGISTRA VITAE, la storia è maestra di vita. Dopo di lui ancora tanti sono gli autori che fanno propria la dottrina di Tucidide, un altro esempio? Machiavelli ne Il principe riprende tale insegnamento. Lo ktema es aiei è l'insegnamento per il futuro, da tramandare al futuro per far sì ...

Luciano di Samosata e Storia Vera

Luciano di Samosata fu uno scrittore greco di origine siriana, nato nel 120 d.C. circa da umile famiglia. Inizialmente studiava scultura da suo zio, in seguito si dedicò allo studio della retorica in lingua greca e soprattutto in attico, e si dedicò ad approfondite letture. Svolgeva la professione di avvocato – probabilmente in Antiochia – e di conferenziere, per questo viaggiò moltissimo (Asia Minore, Grecia, Italia e Gallia) e ottenne ovunque grandi successi. A quarant’anni incontrò il filosofo neoplatonico Nigrino, lasciò la retorica e si dedicò alla filosofia. Dal 171 al 175 d.C. ebbe l’incarico di funzionario imperiale in Egitto. Morì probabilmente dopo il 180, in quanto in un suo scritto viene citata la divinazione postuma di Marco Aurelio, avvenuta proprio in quell’anno. DI lui possediamo circa 80 opere, tra cui -        esercitazioni retoriche, conferenze e prefazioni a scritti di retorica, in cui critica vizi ed ipocrisie della società...

Serse naviga sulla terra e marcia sul mare

 Dieci anni dopo Maratona Serse preparò con ogni cura la nuova spedizione contro la Grecia. Per evitare il periplo del monte Athos fece scavare un canale navigabile e costruì un ponte per attraversare l'Ellesponto. versione GRECO Μετά δέ ταύτα, ό αύτός Ξέρξης τής ϋστερον στρατείας ήγαγεν , έκλιπών μέν τά βασίλεια, στρατηγός δέ καταστήναι τολμήσας , άπαντας δέ τούς έκ τής Ασίας συναγείρας • ός εις τοσούτον ήλθεν ύπερηφανίας , ώστε μικρόν μέν ήγησάμενος έργον  είναι τήν 'Ελλάδα χειρώσασθαι , βουλόμενος δέ τοιοϋτον μνημεϊον καταλιπεϊν  ό μή τής άνθρωπίνης φύσεώς έστιν , ού πρότερον έπαύσατο πρίν έξεϋρε  ό πάντες θρυλοϋσιν , ώστε τω στρατοπέδω πλεϋσαι μέν διά τής ήπείρου, πεζεϋσαι δέ διά τής θαλάττης, τόν μέν 'Ελλήσποντον ζεύξας , τόν δ' 'Άθω διορϋξας . TRADUZIONE IN ITALIANO Dopo di ciò, lo stesso Serse si mise a capo della spedizione successiva, avendo lasciato la (sua) reggia, avendo osato nominarsi comandante, avendo riunito tutti quanti quelli (che p...