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Carpe Diem Orazio

Hor. carm. 1,11 Tu ne quaesieris , scire nefas, quem mihi, quem tibi finem di dederint , Leuconoe, nec Babylonios temptaris numeros. ut melius, quidquid erit, pati. seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam, quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare 5 Tyrrhenum: sapias, vina liques, et spatio brevi spem longam reseces. dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem quam minimum credula postero . 1. Tu: il soggetto è espresso con implicita funzione oppositiva che «isola e stacca la donna dalla massa anonima: «tu no, non fare come gli altri». Spesso omesso dai traduttori, con una traduzione depotenziata: «Non chiedere», «Non cercare». Meglio conservarlo anche nell’italiano. ne quaesieris: «non chiedere»; imperativo negativo (come nec temptaris), costituito dalla negazione ne + cong. perfetto di quaero (quaero, -is, quaesivi / quaesii, quaesitum, -ere) N.B. L’imperativo negativo può essere espresso classicamente con  a) con ne + il perf. congiuntivo esortativo...

Orazio

Vita di Orazio Nato a Venosa, 8 dicembre 65 a.C., Quinto Orazio Flacco fu uno dei maggiori poeti dell'antichità romana e un maestro d:eleganza stilistica, che si contraddistinse per l'inusuale ironia con cui affrontò le  numerose vicissitudini politiche e civili del suo tempo. Morì a Roma il 27 Novembre dell'8 a.C.  . Seguì la filosofia epicurea e fu amante dei piaceri della vita, maestro dell' " ars vivendi ". La sua massima più conosciuta è sicuramente il “ Carpe diem ”: « Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero »  ( Odi  1, 11, 8). LEGENDA: In  verde  i participi, in  giallo  gli altri tempi verbali, in   azzurro   i gerundi o gerundivi,  sottolineati  gli ablativi assoluti Traduzione in italiano " Mentre stiamo parlando il tempo invidioso sarà già fuggito. Cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani ".