La σφρηγις di Teognide
Κύρνε, σοφιζομένωι μὲν ἐμοὶ σφρηγὶς ἐπικείσθω — — τοῖσδ’ ἔπεσιν, λήσει δ’ οὔποτε κλεπτόμενα , 20 οὐδέ τις ἀλλάξει κάκιον τοὐσθλοῦ παρεόντος · — — ὧδε δὲ πᾶς τις ἐρεῖ · ‘Θεύγνιδός ἐστιν ἔπη τοῦ Μεγαρέως· πάντας δὲ κατ’ ἀνθρώπους ὀνομαστός.’ TRADUZIONE O Cirno, da me che sono saggio sia apposto un sigillo a questi versi, che non siano giammai rubati di nascosto, e nessuno (li) cambierà in peggio, essendoci (in essi) il buono; e ciascuno dirà: “Sono versi di Teognide di Mègara: celebre fra tutti gli uomini.” La sphraghìs σφρηγὶς è il "sigillo" che il poeta dichiara di aver apposto ai propri carmi come garanzia di autenticità e per evitare plagi da parte di altri poeti o imitatori. Secondo alcuni critici sarebbe la formula “questi versi sono di Teognide di Megara”, più volte ripetuta in molti suoi componimenti; secondo altr...