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CICERONE

La vita Marco Tullio Cicerone nacque nel 106 a.C. ad Arpino, nel Lazio, da una famiglia dell'ordine equestre. Studiò a Roma presso i più famosi oratori e giuristi e il filosofo Filone di Larissa. Dall'80 a.C. esercitò la professione di avvocato. Dal 79 al 77 a.C. visse in Grecia (ad Atene e a Rodi) per studiare retorica e filosofia. Tornato a Roma, da homo novus (primo membro della sua famiglia a percorrere il cursus honorum) si diede alla politica: nel 75 a.C. divenne questore in Sicilia, nel 69 a.C. edile curule e nel 66 a.C. pretore; console nel 63 a.C., e fece condannare a morte Catilina e i congiurati. A seguito del “primo triumvirato” (alleanza del 60 a.C. tra Cesare, Pompeo e Crasso), Cicerone rimase politicamente isolato, e nel 58 a.C. andò in esilio in Grecia a causa della legge di Clodio contro chi aveva causato esecuzioni a morte di cittadini romani senza diritto di appello al popolo (provocatio ad populum ). Fu richiamato in Italia nel 57 a.C. da Pomp...

I giovani e la vita Politica

Oggi la politica non interessa quasi a nessuno, eppure essa permette di mandare avanti lo Stato e produrre lavoro, beni e cultura. Attraverso di essa si decide cosa sia meglio per lo Stato e per i suoi cittadini. In passato tutti si   interessavano alla  politica per cambiare il paese. Oggi, invece, il  rapporto tra i giovani e la  politica  è molto complesso, e sono sempre meno i  giovani  che si avvicinano alla  politica : molti non si sentono rappresentati da nessuno dei politici attuali, a causa dei tanti Governi che negli anni passati non hanno mantenuto le promesse fatte, dei politici corrotti coinvolti in tanti scandali e imbrogli, e delle inutili e dannose riforme (scuola, pensioni e lavoro) che hanno soltanto rovinato la nostra società e la nostra vita, causando la profonda crisi che stiamo vivendo: povertà̀, disoccupazione e analfabetismo. La delusione nei confronti della  politica ha allontanato i ragazzi dallo Stato: chi per p...

Cicerone cerca prove contro Catilina e i suoi (I) Sconfitta degli Allobrogi

Pagina 500, numero 26 (a) TESTO  Quae quoniam in senatu inlustrata, patefacta, comperta sunt per me, vobis iam exponam breviter, Quirites, ut, et quanta et quam manifesta et qua ratione investigata et comprehensa sint , vos scire possitis . Principio ut Catilina paucis ante diebus erupit ex urbe, cum sceleris sui socios huius nefarii belli acerrimos duces Romae reliquisset , semper vigilavi et providi , Quirites, quem ad modum in tantis et tam absconditis insidiis salvi esse pos semus . Atque ego ut vidi  eos Romae remansisse , in eo omnes dies noctesque consumpsi , ut, quid agerent , quid molirentur , sentirem ac viderem .  Itaque, ut comperi legatos Allobrogum P. Lentulo esse sollicitatos , eosque in Galliam ad suos cives eodemque itinere cum litteris mandatis que ad Catilinam esse missos , comitemque iis adiunctum esse T. Volturcium, atque huic esse ad Catilinam datas litteras. Ex quo facultatem mihi oblatam esse putavi , ut tota res non solum a m...