I giovani e la vita Politica

Oggi la politica non interessa quasi a nessuno, eppure essa permette di mandare avanti lo Stato e produrre lavoro, beni e cultura. Attraverso di essa si decide cosa sia meglio per lo Stato e per i suoi cittadini. In passato tutti si  interessavano alla politica per cambiare il paese. Oggi, invece, il rapporto tra i giovani e la politica è molto complesso, e sono sempre meno i giovani che si avvicinano alla politica: molti non si sentono rappresentati da nessuno dei politici attuali, a causa dei tanti Governi che negli anni passati non hanno mantenuto le promesse fatte, dei politici corrotti coinvolti in tanti scandali e imbrogli, e delle inutili e dannose riforme (scuola, pensioni e lavoro) che hanno soltanto rovinato la nostra società e la nostra vita, causando la profonda crisi che stiamo vivendo: povertà̀, disoccupazione e analfabetismo. La delusione nei confronti della politica ha allontanato i ragazzi dallo Stato: chi per pigrizia, chi per totale disinteresse, nessuno parla mai di politica né a scuola né in famiglia né con gli amici. Tanti giovani hanno smesso di credere negli ideali tradizionali e hanno anche perso fiducia in se stessi, perché ritengono che la politica odierna non si interessi a ciò che i giovani realmente vogliono, pensano e fanno. Lo Stato, invece, dovrebbe dare fiducia alle nuove generazioni e aiutare tutta la società e, invece, a noi giovani sembra che il futuro sia sempre più nero, e molti ragazzi prendono brutte vie (alcol, droga, gioco d’azzardo) o si chiudono in casa o fanno atti violenti contro il prossimo. I giovani hanno bisogno di studiare, di fare sport, di viaggiare, di trovare un lavoro, di potersi costruire una famiglia ed essere indipendenti e, per riuscirci, devono diventare protagonisti della vita politica. I giovani sono il futuro di ogni società e, quando si fanno delle nuove leggi o delle riforme non devono essere ignorati dai politici, ma messi in primo piano, in quanto essi vivono quotidianamente i problemi della scuola e della città e, a volte, provano a far sentire la propria voce e la propria insoddisfazione attraverso gli scioperi e le proteste e soprattutto su Internet, dove ogni giorno vengono proposte nuove petizioni e nuove idee. Qualcuno dovrebbe fondare un partito politico dei giovani per i giovani, creando un nuovo modo di fare politica e, magari, reinventando la democrazia, parlando coi ragazzi attraverso Facebook e Twitter. In Italia, il 4 marzo, ci saranno le elezioni politiche, e sarà possibile scegliere chi dovrà  rappresentarci per i prossimi  4 anni.  Il diritto al voto è stato duramente ottenuto dai nostri nonni e bisnonni (e alle donne in Italia è stato concesso il voto solo nel 1946), e votare è l'unico mezzo per esprimere  il nostro parere, ma molti giovani, quest’anno, non vogliono nemmeno andare a votare ma, così facendo, saranno gli adulti e gli anziani a decidere per loro, portando probabilmente al potere politici lontani dagli interessi dei ragazzi: il futuro, la disoccupazione, l’immigrazione, la scuola, la criminalità, l’ambiente, la sanità, l’economia, le tasse,  le pensioni e il terrorismo. Per fare questo, ci vorrebbe un politico giovane, con buone idee, corretto, serio, credibile e onesto e non legato alla criminalità organizzata: ci sono tanti giovani politici, candidati nei diversi partiti italiani, che potrebbero davvero aiutare le nuove generazioni, cercando alleati forti e affidabili con i quali creare un destino migliore per il Paese. E' sempre più difficile, però, trovare giovani che si incontrino per parlare di politica e dei problemi della società, delle decisioni del governo o delle possibili soluzioni per uscire dalla crisi, ma molti giovani, lontani da partiti e sindacati, pur non credendo di poter fare la differenza, sono impegnati in prima persona nel sociale, nelle ONG (associazioni di volontariato e di beneficenza) e credono ancora nei veri valori, nella politica pulita e vera che ascolta le difficoltà e i desideri della gente e affronta i problemi, sognando di cambiare il mondo. Tanti ragazzi italiani sono convinti che, per fare carriera, occorra partire, andare in altri paesi, poiché ormai l’Italia è un paese di anziani che non offre più speranze: c’è bisogno di certezze, di fiducia, di possibilità e di opportunità. Per cambiare la condizione attuale lo Stato ha bisogno che i giovani partecipino alla vita Politica, e i giovani hanno bisogno che lo Stato creda in loro. E’ fondamentale adoperarci tutti per il bene della società, impegnarci in politica per costruire la nostra vita, per uscire dalla crisi e per tornare a sognare. La nostra generazione può e deve impegnarsi per la crescita e il miglioramento del Paese, per coltivare i nostri desideri, le nostre ambizioni, utilizzando le nostre energie per ciò in cui crediamo, attraverso la vita politica. Noi giovani vogliamo vedere realizzate le “promesse che ci sono state fatte dai politici: progettare un futuro migliore per la nostra generazione, per cambiare i nostri territori, le nostre scuole e università”. Dovrebbero aprire dei luoghi in cui i giovani possano incontrarsi per parlare concretamente di politica. La politica dovrebbe liberarsi dei corrotti, dei privilegiati e dei criminali legati alla mafia, e cominciare a dare potere ai cittadini che vogliono realmente cambiare ciò che non funziona. Quando salgono al potere, i politici dovrebbero ricordarsi delle idee che avevano all’inizio, dovrebbero essere sinceri e aiutare maggiormente i giovani, coinvolgendo tutti i cittadini, per costruire insieme il futuro. “Da grandi errori nascono grandi storie, nella peggiore delle ipotesi”.

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