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Moderazione di Augusto

TESTO LATINO
Augustus habitavit primo iuxta Romanum forum supra Scalas anularias, in domo quae Calvi oratoris fuerat; postea in Palatio, sed nihilo minus aedibus modicis Hortensianis, in quibus porticus breves erant et conclavia sine marmore ullo aut insigni pavimento. Ac per annos amplius quadraginta eodem cubiculo hieme et aestate mansit, quamvis parum salubrem valitudini suae urbem hieme et aestate mansit, quamvis parum salubrem valitudini suae urbem hieme experiretur. Cum aliquid (qualcosa) secreto aut sine interpellatione agere proposuisset, erat illi locus in edito singularis, quem Syracusas et technophyon vocabat: huc properabat aut in alicuius (di qualcuno) libertorum suburbanum; aeger autem in domo Macenatis cubabat. Ex secessibus (Nei periodi di vacanza) praecipue frequentavit maritima insulasque Campaniae aut proxima urbi oppida, Lanuvium, Praeneste, Tibur, ubi etiam in porticibus Herculis templi persaepe ius dixit.
da Svetonio, De vita Caesarum, Divus Augustus, 72
TRADUZIONE IN ITALIANO
Augusto dapprima abitò nei pressi del foro romano sopra le Scale anularie (dei fabbricanti di anelli), nella casa che era stata dell'oratore Calvo; in seguito sul colle Palatino, ma tuttavia nella casetta modesta di Ortensio, in cui c'erano solo piccoli portici e le camere (erano) senz’alcun marmo o un pavimento raffinato. E per più di quarant'anni rimase (a dormire) nella stessa stanza da letto sia d'estate sia d'inverno, sebbene trovasse la città (di Roma)  poco adatta alla sua salute d’inverno. Quando voleva lavorare (fare qualcosa) in solitudine o senza essere disturbato, aveva (dat. Di possesso: era a lui) un luogo appartato al piano superiore, che chiamava Siracusa o technophyon (laboratorio, ufficio tecnico): si affrettava qui o nella casa di periferia di qualcuno dei liberti; da ammalato invece dormiva nella casa di Mecenate. Nei periodi di vacanza frequentò soprattutto le regioni costiere e le isole della Campania o le città vicine a Roma, (come) Lanuvio, Preneste, Tivoli, dove molto spesso amministrò anche la giustizia sotto i portici del tempio di Ercole.

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