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Demetra in cerca di Persefone rapita

TESTO GRECO
Πλουτων, Περσεφονης ερασθεις, Διος συνεργουντος ηρπασεν αυτην κρυφα της μητρος, Δημητηρ δε μετα λαμπαδων νυκτος τε και ημερας κατα πασαν την γην ζητουσα επορευετο: μαθουσα δε οτι Πλουτων αυτην ηρπασεν, οργιζομενη τοις θεοις τον ουρανον κατελιπεν, εικασθεισα δε γυναικι ηκεν εις Ελευσινα. Και πρωτον μεν επι την απ' εκεινης κληθεισαν Αγελαστον εκαθισε πετραν παρα το Καλλιχορον φρεαρ καλουμενον, επειτα προς Κελεον ελθουσα, τον βασιλευοντα τοτε Ελευσινιων, ενδον ρωσων γυναικων και λεγουσων τουτων παρ' αυτας καθεζεσθαι, γραια τις, Ιαμβη το ονομα, σκωψασα την θεον, εποιησε μειδιασαι. Δια τουτο εν τοις θεσμοφοριοις τας γυναικας σκωπτειν λεγουσιν(da Apollodoro)

Da Atena 2, n. 16

TRADUZIONE IN ITALIANO
Plutone, innamoratosi di Persefone, con l’aiuto di Zeus, la rapì di nascosto. Ma Demetra con lampade notte e giorno andava in giro per tutta la terra in cerca di lei. Avendo saputo dagli Ermionesi che Plutone l’aveva rapita, adirata contro gli dei, abbandonò il cielo, e, preso l’aspetto di una donna, si recò a Eleusi. E dapprima si sedette sulla roccia che da lei prese il nome di Agelasto nei pressi del cosiddetto pozzo Callicoro. Poi, andata da Celeo che allora regnava su Eleusi, essendoci dentro delle donne e dicendo queste di trattenersi con loro, una vecchia, di nome Iambe, avendo motteggiato fece sorridere la dea. Per questo nelle Tesmoforie dicono che le donne motteggino.

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