LA PROPOSIZIONE COMPLETIVA VOLITIVA
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Si definiscono proposizioni Completive (o sostantive o complementari dirette) le subordinate che completano quanto viene espresso nella proposizione reggente.
Le completive volitive non vanno confuse con le proposizioni finali perchè come le finali sono introdotte dalle congiunzioni ut / ne e reggono il congiuntivo presente o imperfetto ma, a differenza delle finali (che non sono indispensabili per assicurare un senso compiuto alla reggente), sono necessarie a definire ciò che viene espresso dal verbo della reggente e, pertanto, non possono essere eliminate senza far perdere il significato all'intero periodo.
Sono introdotte dai verbi:
• “domandare, chiedere, interrogare” rogo, interrogo, oro, posco, reposco, flagito, peto, postulo, quaero;
• “domandare, chiedere, interrogare” rogo, interrogo, oro, posco, reposco, flagito, peto, postulo, quaero;
• “permettere, concedere”
permitto, concedo;
• “persuadere, esortare, consigliare, suggerire” suadeo, persuadeo, induco, impello, moneo, admoneo;
• “ordinare, volere, stabilire” impero, edico, mando, praecipio, constituo, placet, volo, malo;
• “desiderare, sperare” come opto, spero, desidero, expeto;
• “provvedere, darsi da fare, procurare, fare attenzione a” video, provideo, caveo, facio, efficio.
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