Politici corrotti, giovani e illegalità. Cosa può fare la scuola?

La politica permette di mandare avanti lo Stato e produrre lavoro, beni e cultura, decidendo cosa sia meglio per lo Stato e per i cittadini. Oggi, molte persone non si sentono rappresentate da nessuno dei leader politici, a causa dei tanti Governi che negli anni passati non hanno mantenuto le promesse fatte, a causa della corruzione, degli scandali e degli imbrogli, e  delle inutili e dannose riforme (scuola, pensioni e lavoro) che hanno soltanto rovinato la nostra società e la nostra vita, e portato alla profonda crisi che stiamo vivendo. La delusione nei confronti della politica ha allontanato la gente dallo Stato: chi per pigrizia, chi per totale disinteresse, nessuno parla mai di politica, né a scuola né in famiglia né con gli amici. Tanti giovani hanno smesso di credere negli ideali tradizionali e hanno anche perso fiducia in se stessi, perché ritengono che la politica odierna non si interessi a ciò che essi realmente vogliono, pensano e fanno. Lo Stato, invece, dovrebbe dare fiducia alle nuove generazioni e aiutare tutta la società. Il futuro sembra sempre più nero, e molti ragazzi prendono brutte vie (alcol, droga, gioco d’azzardo) o si chiudono in casa o fanno atti violenti contro la polizia o gli immigrati,  legandosi a partiti di estrema destra o sinistra. I giovani sono il futuro di ogni società e, quando si fanno delle nuove leggi o delle riforme non devono essere ignorati dai politici, ma messi in primo piano, in quanto essi vivono quotidianamente i problemi della scuola e della città: le baby gang che girano per le strade terrorizzando tutti, lo spaccio di droga agli angoli delle scuole, furti, rapine, l'abbandono dei ragazzini delle periferie, la violenza fisica su anziani e disabili, le violenze sessuali sulle ragazzine, ecc. E i politici appaiono totalmente disinteressati a ciò e preferiscono litigare tra loro nei talk show per conquistarsi la poltrona, incuranti della gravità della situazione. Al governo ci vorrebbero politici giovani, con buone idee, corretti, seri, credibili e onesti e non legati alla criminalità organizzata, che magari potrebbero davvero aiutare le nuove generazioni, migliorando il destino del Paese. Si dovrebbe fondare un partito politico dei giovani per i giovani, cambiando dalle radici il modo di fare politica e reinventando il concetto di democrazia, parlando con tutti i ragazzi attraverso i social network, come Facebook e Twitter. Anche la scuola dovrebbe guidare i giovani, dedicando qualche ora ogni settimana a parlare dei problemi della società, delle decisioni prese dal governo o delle possibili soluzioni per uscire dalla crisi. La scuola dovrebbe mettere a disposizione degli studenti alcune aule, in cui i giovani possano incontrarsi per parlare concretamente di politica, delle difficoltà del Paese e dei problemi di ognuno. La nostra generazione può e deve impegnarsi per la crescita e il miglioramento del Paese, per coltivare i nostri desideri, le nostre ambizioni, per ciò in cui crediamo, "per cambiare i nostri territori, le nostre scuole e università”. E per migliorare lo Stato, occorre che la politica e la scuola credano nei giovani e viceversa, perché scuola e politica devono insegnare ai giovani i veri valori, mentre i giovani devono mostrare ai politici e alla scuola quali sono le loro priorità per costruire assieme un grande futuro.

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