Cesare prepara l’esercito per la battaglia
Caesari omnia uno
tempore erant agenda: vexillum proponendum,
quod erat insigne, cum ad arma concurrendum esset; signum tuba dandum, ab opere
revocandi milites, arcessendi qui paulo longius aggerem petendi causa processerant,
acies instruenda, milites cohortandi. Quarum rerum magnam partem temporis
brevitas et incursus hostium impediebat. His difficultatibus duae res erant
subsidio, scientia atque usus militum, quod, superioribus proeliis exercitati,
quid faciendum esset non minus commode ipsi sibi praescribere quam ab aliis
doceri poterant. Legati praeterea, propter propinquitatem et celeritatem
hostium, nihil ( = per nulla) iam Caesaris imperium expectabant, sed per se
quae videbantur ( = ciò che sembrava
utile) administrabant. Caesar, necessariis rebus
imperatis, undique ad cohortandum decucurrit et ad legionem decimam devenit. Milites non longiore oratione cohortatus, proelii
committendi signum dedit. Atque in alteram item cohortandi causa profectus
pugnantibus occurrit.
da Cesare, Paragrafo 20-21, Libro 2, De Bello Gallico
Capitolo XX
De Bello Gallico, II, 20-21
TRADUZIONE IN ITALIANO
Cesare doveva fare tutto contemporaneamente (in un sol tempo): doveva essere innalzato il vessillo, che era il segnale, quando si doveva accorrere alle armi; doveva essere dato il segnale con la tromba; dovevano essere richiamati i soldati dal lavoro (di fortificazione); doveva essere chiamati quelli che erano avanzati un po’ più avanti per cercare materiale (per il terrapieno); doveva essere schierato l’esercito, dovevano essere incitati i soldati. La scarsità di tempo e l’incalzare dei nemici impediva(no) gran parte di queste cose. A queste difficoltà due cose erano d’aiuto: la perizia e l’esperienza dei soldati, poiché, essnedosi esercitati con le battaglie precedenti, potevano imporsi da soli (da se stessi) cosa si dovesse fare non meno bene di quanto (potessero) essere indotti (a fare) da altri. Inoltre, gli ambasciatori, a causa della vicinanza e della rapidità dei nemici, (non) aspettavano più per nulla l'ordine di Cesare, ma disponevano da sé ciò che sembrava utile. Cesare, ordinate le cose necessarie, corse da ogni parte per incitare, e arrivò alla decima legione. Dopo aver esortato i soldati con un discorso non troppo lungo, diede il segnale di attaccare battaglia. E, partito verso l’altra (parte), andò incontro a coloro che combattevano, ugualmente per incitare.
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