Un'antichissima cartina geografica
VERSIONE GRECO Un'antichissima cartina geografica da ERODOTO
Altri titoli: Un'antichissima carta geografica
TESTO GRECO (in parentesi, le differenze col testo originale di Erodoto)
Ἑβη (nell'originale Ἀπικνέεται) δ'ουν (nell'originale ὦν) ὁ Ἀρισταγόρας (nell'originale Ἀρισταγόρης) ὁ Μιλήτου τύραννος ἐς τὴν Σπάρτην Κλεομένους (Κλεομένεος) ἔχοντος τὴν ἀρχήν. Τῷ δὴ ἐς λόγους ἤιε, ὡς Λακεδαιμόνιοι λέγουσι, ἔχων χάλκεον πίνακα ἐν τῷ γῆς ἁπάσης περίοδος ἐνετέτμητο καὶ θάλασσά τε πᾶσα καὶ ποταμοὶ πάντες. Ἀφικνουμενος (nell'originale Ἀπικνεόμενος) δὲ ἐς λόγους ὁ Ἀρισταγόρας (nell'originale ὁ Ἀρισταγόρης) ἔλεγε πρὸς αὐτὸν τάδε· "Κλεόμενες, σπουδὴν μὲν τὴν ἐμὴν μὴ θωμάσῃς τῆς ἐνθαῦτα ἀφίξεως (nell'originale ἀπίξιος). Τὰ γὰρ καθήκοντά (nell'originale κατήκοντά) ἐστι τοιαῦτα. Ἰώνων παῖδας δούλους εἶναι ἀντ' ἐλευθέρων ὄνειδος καὶ ἄλγος μέγιστον μὲν αὐτοῖσ(ι) ἡμῖν, ἔτι δὲ τῶν λοιπῶν ὑμῖν, ὅσῳ προέστατε τῆς Ἑλλάδος. Νῦν ουν (nell'originale ὦν) πρὸς θεῶν τῶν Ἑλληνίων ῥύσασθε Ἴωνας ἐκ δουλοσύνης, ἄνδρας ὁμαίμονας. [...] (Oι Ἴωνες) κατοίκηνται δὲ ἀλλήλων ἐχόμενοι ὡς ἐγὼ φράσω. Ἰώνων μὲν τῶνδε οἵδε Λυδοί, οἰκουντές (οἰκέοντές) (τε) χώραν (χώρην) ἀγαθὴν καὶ πολυαργυρώτατοι (ἐ)όντες". Δεικνὺς δὲ ἔλεγε ταῦτα ἐς τῆς γῆς τὴν περίοδον, ὴν ἐφέρετο ἐν τῷ πίνακι ἐντετμημένην. TESTO GRECO (in parentesi, le differenze col testo originale di Erodoto)
da Erodoto, Storie, V libro, 49
(in giallo i verbi, in verde i participi)
TRADUZIONE IN ITALIANO
Allora, Aristagora, tiranno di Mileto, andò a Sparta, quando il potere era nelle mani di Cleomene; venne a colloquio con lui, come dicono gli Spartani, con (lett. avendo) una tavoletta di bronzo su cui era tracciata la mappa geografica di tutta quanta la terra, con tutti i mari e anche i tutti fiumi. Aristagora, parlando con lui (lett. lo stesso), diceva queste (parole): "Cleomene, non meravigliarti della mia fretta di venire qui; le circostanze presenti sono queste: i figli degli Ioni sono schiavi (sottinteso: dei Persiani) anzichè liberi, un disonore e un dolore grandissimo sia per noi stessi, sia inoltre per voi fra gli altri, in quanto siete i dominatori della Grecia. Ora, perciò, in nome degli dèi dei greci, salvate gli Ioni dalla schiavitù, uomini del vostro stesso sangue. [...] Gli Ioni vivono stanziati uno di seguito all'altro, come (vi) dirò. Accanto agli Ioni ci sono i Lidi, che abitano una fertile regione e sono ricchi di denaro". Parlava, indicando queste cose sulla mappa della terra, che portava tracciata sulla tavoletta.
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