Appassionata richiesta di aiuto
TESTO LATINO
Primum illud te scire
volo, Pompeium vehementer sui status paenitere restituique in eum locum cupere
ex quo decidit, doloremque suum impertire nobis et remedium interdum aperte
quaerere, quod ego possum invenire nullum. Nos autem - nam id te e me certo
quaesivisse recordor - publicis consiliis numquam intersumus totosque nos ad
forensem operam laboremque contulimus, etsi nemo earum rerum, quam imperio
consulari gessimus, oblivisci potest. Sed Boopidos nostrae consanguineus2
non mediocres terrores contra me iacit atque denuntiat et Pompeio negat,
ceteris prae se fert et ostentat. Quam ob rem si me amas tantum quantum
profecto amas, si dormis expergiscere, si stas ingredere, si ingrederis curre,
si curris advola. Credibile non est quantum ego in consiliis prudentia tua et
quantum in amore et fide ponam. Magnitudo rei longam orationem fortasse
desiderat, coniunctio vero nostrorum animorum brevitate contenta est. Permagni
nostra interest te quam primum esse Romae. Cura ut valeas. da Cicerone
TRADUZIONE IN ITALIANO
Per prima cosa voglio tu sappia che Pompeo si duole del suo stato e desidera essere reintegrato in quella condizione da cui è precipitato, ci rende partecipi del suo dolore e intanto cerca apertamente un rimedio, che io non posso trovare. Io invece- ricordo che me lo chiedesti - non partecipo alle pubbliche assemblee e mi son dato tutto all'attività e alla fatica forense, sebbene nessuno può dimenticare quelle cose che ho fatto per il potere consolare. Ma il consanguineo della nostra donna dagli occhi bovini incute nei miei confronti (contro di me) non pochi spaventi e fa minacce e dice di no a Pompeo, fa mostra di sè davanti agli altri e si innalza. Perciò, se mi ami tanto quanto certamente mi ami, se dormi, svegliati, se esiti, muoviti, se ti muovi, corri, se corri, vola. Non è credibile quanto io confidi nei consigli e nella tua saggezza, quanto nel tuo affetto e nella tua fedeltà. Forse la grandezza della cosa (dell'evento) richiede un lungo discorso, ma in realtà l'unione dei nostri animi è contenta della brevità. Mi importa moltissimo che tu per prima cosa sia a Roma. Stammi bene.
Cicerone - Epistulae, Ad Atticum, Libro 2, 23
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