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Massa e mass-media: il totalitarismo

Col termine “massa” ci si riferisce alla moltitudine della popolazione in generale, senza alcuna distinzione culturale, sociale o politica. I mass-media o mezzi di comunicazione di massa sono gli strumenti tecnologici e non (radio, stampa, giornali, cinema, televisione, internet) che permettono di diffondere le notizie e la cultura in una determinata società. Essi svolgono un ruolo fondamentale perché generano la cosiddetta “cultura di massa”, in quanto vanno a formare, plasmare e manipolare le idee degli uomini di un Paese. In Italia e nei paesi più industrializzati, a partire degli anni Venti e, soprattutto, durante la seconda guerra mondiale, la radio, il cinema, la stampa, i libri e i giornali erano la più grande espressione dello Stato, poiché tutto ciò che arrivava alla gente veniva filtrato dal Sistema, poiché i politici dell’epoca sfruttavano questi strumenti per rivolgersi al pubblico e trascinarlo dalla propria parte.
I regimi totalitari, fascista, nazista, e comunista, hanno sfruttato i mass-media per convincere il popolo delle loro idee e rendere impossibile la ribellione da parte della popolazione, poichè non permettevano lo sviluppo e la diffusione di idee diverse dalle loro, non era possibile evitare il Sistema e il suo controllo. Tutto era sottoposto al controllo da parte dello Stato, dalle lettere personali, ai libri per bambini, al cinema, a ciò che veniva stampato sui giornali. I mass media vennero utilizzati
per assicurarsi la diffusione del regime tra le masse, grazie alla Propaganda, sfruttata sia da Mussolini sia da Hilter sia da Stalin.
L’ideologia del regime fascista, nazional-socialista e comunista divennero il punto di riferimento nella vita di ogni uomo, rispettivamente in Italia, in Germania, in Russia: quotidianamente, i mass-media mettevano in opera tutti i loro mezzi per obbligare tutti gli uomini e le donne a seguire le idee del Capo, e garantirono la conquista ed il mantenimento del
potere politico da parte di queste tre figure.
Anche oggi, molti giornali, canali Tv e, soprattutto internet, vengono utilizzati frequentemente dai politici per persuadere le masse, per convincere la gente che per uscire dalla crisi bisogna seguire un determinato politico che riuscirà a riportare il Paese agli splendori di un tempo. Ad essere sfruttati, in particolar modo, oggi sono i social network poichè rappresentano l'unico modo per avvicinare i giovani.
Su internet vengono creati continuamente, attraverso fotomontaggi e video dalla dubbia veridicità, nuovi mostri contro cui combattere e nuovi nemici contro cui aizzare il nostro odio, come sta succedendo negli ultimi anni nei confronti degli stranieri, portando di conseguenza allo sviluppo e all'affermazione di nuove politiche anti-razziali tra la gente. Infatti, come riporta l'autore Andrea Baravelli, l'uso della categoria del nemico rimane indispensabile poichè fornisce una chiave ai fini della ricomposizione di una realtà frammentata e apparentemente incongruente. E così la causa della crisi  economica e della mancanza di lavoro è da ritrovarsi negli immigrati, giunti su mezzi di fortuna alla ricerca di un po' di pace o serenità.
Ogni uomo non dovrebbe permette ai mass-media e alla propaganda di plasmare le proprie idee, ma dovrebbe scegliere di ragionare con la propria testa, di imparare a distinguere tra ciò che vogliono indurci a credere da ciò che è vero e che occorre sapere. Per arrivare alla verità delle cose, è necessario non lasciarsi sopraffare dalla travolgente propaganda, ma riuscire ad andare al di là della notizia, arrivando a carpire la notizia, a renderla personale, individuale  perchè la Propaganda combatte proprio l'individualismo, come affermato da Chiodi. Ognuno dovrebbe capire che il vero nemico da combattere sono proprio la paura, l'odio, la rabbia e l'orgoglio, poichè impediscono la costruzione di una società sana, in cui ci si accetta per le proprie differenze, per le diverse opinioni politiche, religiose, culturali, ecc e l'unico modo per farlo è impare ad usare la solidarietà e la fratellanza quali unici e principali mezzi, che oviamente la propaganda vorrebbe abolire.

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