VALORI DEL PARTICIPIO LATINO
In latino il participio può assumere diversi valori:
- Participio attributivo: si trova in posizione attributiva (accanto al sostantivo) ed equivale a un attributo (cioè aggettivo). Solitamente si traduce con una subordinata relativa oppure, quando è possibile, con un aggettivo. Esempio: Ascanius florentem atque opulentam urbem reliquit. = Ascanio lasciò una città ricca e fiorente;
- Participio sostantivato: non concorda con nessun sostantivo, ma funge esso stesso da sostantivo, nel senso di "persone che fanno una certa cosa": VIVENTI = "persone viventi"; "chi vive... chi parla...". Esempio: Audentes fortuna iuvat. = La fortuna aiuta gli audaci;
- Participio congiunto: è il più frequente. Il participio, collegato a un termine della proposizione reggente, funge da subordinata circostanziale (con valore causale, temporale, concessivo) oppure a una relativa. Concorda con il sostantivo o pronome di riferimento (che può essere anche sottinteso). Molto spesso il participio congiunto è separato dal sostantivo a cui si riferisce da una virgola. Si tradurrà: in forma implicita come un gerundio presente o passato se riferito al soggetto - oppure con una proposizione relativa - in forma esplicita, con i modi finiti, rispettando sempre la relazione temporale con la reggente. Esempio: Marius, humili loco natus, consul factus est = Mario, benché fosse nato di umili origini, divenne console;
- Participio predicativo: non dipende da un sostantivo, bensì da un verbo di cui completa il significato: tale verbo indica solitamente un’azione che implica percezione fisica o mentale. Il participio predicativo si posiziona quasi sempre dopo il verbo da cui dipende, violando così la regola generale che vorrebbe il predicato in ultima posizione. Inoltre i due verbi non sono separati da una virgola. In linea di massima, il participio predicativo dovrebbe tradursi con un infinito o come un'infinitiva. Esempio 1: Catonem vidi in bibliotheca sedentem. Esempio 2: Omnes praesentes erant.
- Participio assoluto comunemente detto ablativo assoluto: è una proposizione implicita, solitamente all'inizio del periodo o comunque separata da due virgole dal resto del periodo,ottenuta declinando sia il soggetto sia il participio del verbo nel caso ablativo. Si riconosce facilmente perché il participio utilizzato sempre al caso ablativo, e anche perché, di solito, è separato tramite virgole dal resto del periodo.
- VALORI DELL’ABLATIVO ASSOLUTO
- TEMPORALE: Pulso fratre, Amulius regnat= Dopo aver cacciato il fratello, Amulio regna.
- CAUSALE: Romanis victis, socii appropinquaverunt = Poiché erano stati sconfitti i Romani, gli alleati si avvicinarono.
- CONCESSIVO Diviciacus Romam profectus, infecta re, redierat = Diviziaco era partito per ROma, era ritornato senza aver concluso nulla.
- IPOTETICO: Dis iuvantibus, erimus profecto liber.
- AVVERSATIVO: Omnibus consentientibus, Marius adversatus est = Mentre tutti erano d'accordo, Mario si oppose.
LA PERIFRASTICA ATTIVA
È un costrutto latino formato dall'unione tra il participio
futuro (-URUS, A, UM) e le voci del verbo sum.
Indica:
- - IMMINENZA (stare sul punto di…; stare per…) Lecturus sum librum.
- - INTENZIONALITÀ (avere intenzione di…) Quae dicturus sunt notiora sunt omnibus.
- - PREDESTINAZIONE (essere destinato a…) Omnia quae ventura sunt in incerto iacent.
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