La cellula come base della vita
TEORIA CELLULARE
Nel XVIII secolo
Robert Hooke, usando un microscopio di sua invenzione, osservò che il
sughero e altri tessuti vegetali in realtà erano formati da piccole
cavità separate da pareti; egli chiamò queste cavità con un termine latino «cellule»,
che significa «piccole stanze, cellette» perché gli ricordavano le
cellette in cui risiedevano i monaci.
Col termine cellula oggi si indica l'unità di base della
materia vivente, come evidenziato nel 1838 dal botanico
tedesco Matthias J. Schedine, il quale affermò che tutti i tessuti
vegetali sono costituiti da insiemi organizzati di cellule.
Nel 1839 lo zoologo tedesco Theodor Schwann affermò che, quanto osservato nelle
piante da Schedine, era valido anche per i tessuti animali e propose che
le cellule fossero la base costituente comune a tutti gli organismi viventi.
Tutti gli esseri viventi sono costituiti
da una o più cellule.
·
Nel 1858 l’anatomopatologo tedesco Rudolf Virchow affermò che le cellule
possono essere originate solo da altre cellule preesistenti.
Oggi sappiamo che una cellula:
- è in genere di piccole dimensioni (fatta eccezione per le uova di alcuni
animali)
- è delimitata da una membrana;
- contiene una soluzione concentrata di sostanze chimiche in acqua;
- cresce
- è capace di produrre copie di sé, dividendosi in due.
L’attuale teoria
cellulare afferma che:
1. Tutti gli esseri viventi
sono formati da cellule, unità-base con proprietà comuni;
2. La cellula è l'unità
morfologica e fisiologica fondamentale di tutti gli organismi viventi, dei quali
possiede tutte le proprietà caratteristiche.
3. Negli organismi viventi
molte funzioni complesse sono possibili dalla continua cooperazione e
comunicazione tra le diverse cellule che li costituiscono;
4. Le cellule derivano da
altre cellule preesistenti;
5. Nelle cellule
l'informazione genetica risiede nel DNA e viene trasmessa dalle cellule-madri
alle cellule-figlie durante la divisione cellulare.
La cellula è la più piccola parte della
materia vivente che possiede tutte le caratteristiche della vita.
In base alla presenza o meno di un nucleo
vero e proprio, le cellule vengono divise in due gruppi: cellule eucariotiche e
cellule procariotiche.
La cellula procariotica
Le cellule procariotiche
sono le più semplici e le più piccole cellule esistenti: le loro dimensioni
variano da 0,5 a 5 m. Tutte le cellule procariotiche possiedono la stessa struttura
di base:
- Sono delimitate da una membrana plasmatica, composta da un doppio strato di fosfolipidi. La membrana plasmatica permette alla cellula di mantenere costanti le caratteristiche chimico-fisiche dell’ambiente interno e agisce da barriera semipermeabile, impedendo ad alcune sostanze di attraversarla e permettendo ad altre di entrare e uscire da essa. La membrana plasmatica forma delle invaginazioni dette mesosomi: sono sede di diversi siti enzimatici e sono coinvolti in processi quali respirazione, fotosintesi, divisione cellulare e sintesi dei lipidi;
- All’interno della membrana plasmatica si trova il citoplasma, un materiale semifluido in cui avvengono tutte le reazioni cellulari. Il citoplasma è composto da due parti: il citosol, che è la parte più fluida, e le particelle insolubili sospese in esso, fra le quali i ribosomi. Il citosol è costituito per la maggior parte da acqua contenente in soluzione ioni, macromolecole e macromolecole solubili come certe proteine.
- Una zona particolare del citoplasma, chiamata nucleoide, contiene il DNA che si trova sotto forma di un’unica molecola circolare. Il DNA fornisce le informazioni per costruire tutte le proteine dell’organismo.
- Nel citoplasma sono sempre presenti i ribosomi, aggregati di RNA e proteine del diametro di 25 nm, in cui ha luogo la sintesi proteica: le informazioni provenienti dal DNA sono usate per assemblare assieme gli amminoacidi a formare polipeptidi e proteine. Il citoplasma non è un comparto statico, ma le molecole in esso contenute sono in costante movimento una proteina può attraversare tutta la cellula in un minuto, e lungo il suo percorso può entrare in collisione con molte altre molecole. Questo movimento contribuisce ad assicurare che le reazioni biochimiche avvengano a un ritmo sufficiente per mantenere in vita la cellula. Infatti, pur avendo una struttura piuttosto semplice, le cellule procariotiche sono funzionalmente complesse, in quanto compiono ad ogni istante migliaia di reazioni.
Nel corso della loro evoluzione, alcuni procarioti hanno sviluppato strutture specializzate in grado di conferire un vantaggio alle cellule che le possiedono. Tali strutture comprendono una parete cellulare protettiva, il ripiegamento della membrana plasmatica in una membrana interna per la compartimentazione di alcune reazioni chimiche e i flagelli per il movimento della cellula nell’ambiente acquatico.
La parete cellulare e la capsula
Molti procarioti possiedono una parete
cellulare situata esternamente alla membrana plasmatica. La
rigidità della parete cellulare, costituita da un
tipo particolare di carboidrati, i peptidoglicani
(formati da lunghe catene polisaccaridiche in
cui si alternano unità di amino-zuccheri uniti
da ponti trasversali di natura peptidica
a formare una struttura complessa, che avvolge
la superficie batterica), serve da sostegno alla
cellula e ne determina la forma.
Attorno alla parete cellulare, alcuni batteri
presentano un ulteriore rivestimento composto da polisaccaridi
e denominato capsula. In alcune specie, la capsula batterica serve a
proteggere i batteri dagli attacchi del sistema immunitario degli organismi infettati.
In altri casi, la capsula contribuisce a preservare la cellula dall’essiccamento
e talvolta aiuta il batterio ad aderire ad altre cellule oppure a un substrato.
La capsula tuttavia non è essenziale alla vita dei procarioti; molte specie non
la producono e quelli che la possiedono possono sopravvivere anche se la
perdono.
Le membrane interne
I cianobatteri (o alghe
azzurre) attuano la fotosintesi, poiché la loro membrana plasmatica si ripiega
all’interno del citoplasma, formando un sistema di membrane interne contenenti le
molecole responsabili della fotosintesi.
L'avvento della
fotosintesi ha permesso le prime fasi dell’evoluzione della vita sulla Terra.
I flagelli e i pili
Numerosi procarioti si
muovono grazie ad appendici proteiche, dette flagelli, capaci di
contrarsi. Il flagello ruota sul proprio asse, spingendo avanti la cellula. Senza
flagelli, la cellula non può spostarsi.
Altri procarioti
possiedono strutture più corte e più numerose, filiformi chiamate pili che
permettono al batterio:
- di entrare in contatto con un
altro durante gli scambi di materiale genetico (Pilo F o fattore di
fertilità della Coniugazione batterica);
- di aderire alle cellule animali
per ottenere protezione o cibo.
Il citoscheletro
“Citoscheletro” è un nome
collettivo usato per definire vari tipi di filamenti proteici coinvolti nella divisione
cellulare o nel mantenimento della forma delle cellule.
In passato si pensava che
soltanto le cellule eucariotiche possedessero il citoscheletro, ma recentemente
i biologi hanno appurato che tale struttura è presente anche nei procarioti.
La cellula eucariotica
Le cellule eucariotiche hanno
diametro compreso fra i 10 e 100 m.
Come le cellule
procariotiche, anche le cellule eucariotiche sono delimitate dalla membrana citoplasmatica
e contengono citoplasma, ribosomi e DNA; tuttavia, hanno una struttura interna
molto più complessa di quella delle cellule batteriche. Esse, infatti,
presentano COMPARTIMENTAZIONE o COMPARTIMENTALIZZAZIONE, ossia è possibile
distinguere numerosi compartimenti interni delimitati da membrane, detti organuli
o organelli, nei quali sono contenuti specifici enzimi che si
occupano di svolgere specifiche reazioni chimiche, indipendenti da quelle che
avvengono negli altri organelli.
Gli organuli e le altre strutture
cellulari si possono osservare al microscopio elettronico oppure si possono studiare
dopo averli isolati grazie al processo di frazionamento cellulare che
li separa in base alla densità. Alcuni organuli sono presenti in tutti i tipi di
cellule eucariotiche: tra questi il più evidente è il nucleo che contiene gran parte
del materiale genetico (DNA) della cellula. Nel nucleo hanno luogo la duplicazione
del DNA e le prime tappe della decodificazione dell’informazione genetica.
In tutte le cellule eucariotiche
sono presenti anche il reticolo endoplasmatico (RE) e l’apparato
di Golgi, i mitocondri e i vacuoli. Altri tipi di organuli sono invece
caratteristici solo delle cellule vegetali o delle cellule animali. I
cloroplasti, per esempio, si trovano soltanto nelle cellule vegetali, mentre i lisosomi
sono presenti esclusivamente in quelle animali.
Tutti gli organuli sono avvolti
da una membrana costituita da fosfolipidi e proteine. La membrana svolge due funzioni
importanti:
1. separa le
biomolecole dell’organulo dalle altre molecole presenti nella cellula,
impedendo che reagiscano impropriamente tra loro;
2. regola gli scambi lasciando entrare nell’organulo le materie prime e liberando i prodotti direttamente nel citoplasma oppure all’interno di vescicole, anch’esse rivestite di membrana, che si dirigono verso la loro destinazione specifica.
Le cellule: differenze e
aspetti comuni
Le cellule degli esseri viventi
sono differenti tra loro:
•
le dimensioni variano dai pochi micrometri dei batteri al mm dell'uovo di rana;
•
alcune cellule sono dotate di movimento, altre sono immobili;
•
alcune cellule hanno un rivestimento esternamente alla membrana, a struttura e
composizione chimica variabile;
•
alcune cellule usano l'ossigeno atmosferico, mentre altre no;
• alcune cellule sono in grado di produrre composti particolari, come ormoni, amido, grasso, pigmenti o gomma.
Fra gli aspetti comuni notiamo che:
• tutte le cellule hanno la stessa composizione chimica: proteine, carboidrati, lipidi
e acidi nucleici;
• le reazioni chimiche che permettono di produrre energia sono comuni: tutte le cellule svolgono la glicolisi; l’ATP rappresenta sempre la moneta energetica delle cellule facilmente disponibile;
• in tutte le cellule l’informazione genetica risiede nel DNA, che ha la stessa struttura chimica in tutti i viventi.
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