Cicerone
Lo stile di CICERONE e l'onore
Secondo Quintiliano, Cicerone rappresentava il modello di prosa latina per gran parte della prosa antica.
In seguito, lo fu anche per tutta la prosa umanistica.
La caratteristica saliente del suo stile è la concinnitas, cioè la simmetria e l'armonia del periodo (infatti concinnitas deriva dal verbo “cano” = cantare), ottenute grazie al sapiente uso di parallelismi, antitesi, anafore e soprattutto grazie a una rigorosa architettura logica basata sull'ipotassi (subordinazione).
Il periodo, ricco di digressioni, è formato da subordinate simmetriche collegate tra di loro.
Fondamentale è anche il numerus, cioè il “ritmo”, ottenuto alternando sillabe brevi e sillabe lunghe arrivando ad avvicinare la prosa alla poesia.
La parte finale della proposizione, detta clausola, è in genere costituita da un gruppo di due o tre parole.
Per quanto riguarda la lingua, Cicerone cerca di normalizzare la lingua latina evitando gli arcaismi,i grecismi, i termini tipici del parlato.
A livello stilistico, avendo studiato presso la scuola di Rodi di Apollonio Molone,a Cicerone opta e per un asianesimo moderato attraverso un costante adattamento
all’aptum (kairòs) = contingente, cioè, ciò che capita intorno.
CARATTERISTICHE E SCOPI DI UN'ORAZIONE SECONDO CICERONE
L' orazione deve:
- Docere: l’oratore deve persuadere razionalmente l’uditorio con prove adeguate;
- Delectare: dilettarlo con pezzi di bravura;
- Flectere (movere): deve coinvolgerlo a livello emozionale.
Le orazioni di Cicerone contengono, quindi, dottrina giuridica, considerazioni politiche, excursus culturali, ritratti pieni di sarcasmo e toni veementi (fortemente passionali che caratterizzano certe orazioni come le Catilinarie).
Cicerone fa ricorso a tutti e tre i genera dicendi, cioè, a tutti e tre i registri linguistici:
- Tenue
- Medio
- Sublime
LE CINQUE PARTI DELL'ORAZIONE SECONDO CICERONE
Un'orazione consta di 5 parti:
- Exordium cioè la parte iniziale del discorso (proemium) (stile medio)
- Narratio, cioè, la negazione delle tesi dell'avversario, l'esposizione dei fatti (stile tenue). All'interno della narratio si può trovare la partitio che è una descrizione di ciò di cui si parlerà e la numeratio, un elenco dei punti da trattare.
- Argumentatio: dove sono argomentati i fatti (stile tenue). L'argumentatio è composta da confirmatio o PROBATIO in cui si sostengono le prove e una CONFUTATIO in cui si confutano le tesi dell'avversario.
- Peroratio, parte finale riassume tutto (stile sublime).
Le Orazioni, scritte e pronunciate da Cicerone, sono 106. Nella forma integrale, però, ne abbiamo solo 58. Delle rimanenti possediamo solo titoli e frammenti.
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