Il primo canto è basato sul contrasto tra la paura e la speranza. Infatti, Dante-personaggio, risvegliandosi, si accorge di essersi smarrito in una selva oscura e si aggira tutta la notte per la selva oscura e selvaggia che al solo ricordo causa amarezza mortale anche a Dante-poeta. La paura, però, spinge Dante-personaggio a ricercare una via d'uscita e di salvezza. Quando vede il colle si calma e si avvia per salire alla sua cima illuminata dal Sole, ma all'improvviso si ferma davanti a una lonza. Allora, per non morire, si aggrappa alla speranza del tempo e della buona stagione. Poi vede il leone che spaventa anche l'aria circostante. Alla vista della lupa Dante viene colto dalla paura, rimane paralizzato e solo l'improvviso arrivo di Virgilio, poeta-vate di Roma imperiale e divina, ridà una leggera speranza di superare la lupa e di evitare la selva di morte. Infine, l'annuncio del futuro Veltro, che sconfiggerà definitivamente la lupa, fa sorgere la certezza luminosa con cui il poeta si avvia dietro a colui che gli sarà maestro, signore e guida nel grande viaggio attraverso l'inferno e il purgatorio fino a Beatrice che, attraverso il paradiso, lo condurrà fino al trono di Dio.
TRADUZIONE CONTRASTIVA: MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion Epigramma V, 34 Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam oscula commendo deliciasque meas, parvola ne nigras horrescat Erotion umbras oraque Tartarei prodigiosa canis. Impletura fuit sextae modo frigora brumae, vixisset totidem ni minus illa dies. Inter tam veteres ludat lasciva patronos et nomen blaeso garriat ore meum. Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi, terra, gravis fueris : non fuit illa tibi. TRADUZIONI A CONFRONTO TRADUZIONE 1 A te, babbo Frontone, a te, mamma Flaccilla, io pienamente affido questa povera bimba, oggetto dei miei baci e delle gioie mie. Cara piccina! Ch'ella non provi terrore delle Ombre, né delle orrende fauci di Cerbero infernale. Avrebbe ora compiuto il suo sesto gelido inverno, s'ella fosse vissuta altri sei giorni ancora. Oh! Fra i suoi buoni vecchi che ella giochi e ripeta i capricci, e il mio nome balbetti c...
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