VITA DI ALESSANDRO MANZONI
TAPPE SALIENTI
DELLA VITA DI ALESSANDRO MANZONI
Alessandro Manzoni è uno dei più
importanti scrittori italiani dell'Ottocento ed è noto principalmente per il
suo capolavoro, "I Promessi Sposi". La sua vita e la sua
produzione letteraria possono essere suddivise in diverse tappe fondamentali: la
sua giovinezza, la conversione religiosa, la scrittura de "I Promessi
Sposi" e il suo successo, oltre alla produzione di opere religiose e alla
sua influenza duratura sulla letteratura italiana.
1.
La sua famiglia: Alessandro Manzoni è nato il 7 marzo 1785 a Milano,
all'interno di una famiglia aristocratica: sua madre, Giulia, è figlia
di Cesare Beccaria, un illustre giurista illuminista italiano, che
scrisse l’opera Dei delitti e delle pene, in cui si batteva contro la tortura e
il maltrattamento dei sospettati di un crimine e dei carcerati.
2.
Istruzione: Manzoni ha ricevuto un'eccellente educazione e ha
studiato in diverse scuole, tra cui l'Accademia di Brera a Milano. Dopo
la separazione di sua madre da Pietro Manzoni, il giovane Alessandro fu mandato
a studiare nei collegi dei padri Somaschi (prima a Merate, poi a Lugano) e
Barnabiti (a Milano), dove ricevette un’educazione classica, ma mal sopportava
le rigide regole di tali ambienti. Durante i suoi studi, Manzoni sviluppò un
grande interesse per la letteratura italiana e straniera e per la filosofia.
3.
La Frequentazione di un fervente
ambiente culturale durante gli anni giovanili: Manzoni, quando uscì dal collegio, a 16 anni, trascorse
la sua giovinezza nel ricco ambiente culturale milanese, contrassegnato da idee
razionaliste e libertarie e, sin da giovane, dimostrò di avere un grande
talento letterario, scrivendo le sue prime poesie e prose
4.
Il periodo francese Manzoni, da piccolo, non aveva mai avuto un
rapporto stretto con la madre, ma quando in seguito alla morte del padre andò a
vivere con lei, ben presto tra di loro si creò un’intensa affettività, che
cambiò tutta la vita dello scrittore. A Parigi frequentò ambienti intellettuali popolati da
personaggi come Cabanys, Thierry, Tracy, di stampo liberale. Il rapporto più
importante, però, per Manzoni fu quello stretto con Claude Fauriel: attraverso un fitto scambio di lettere, a poco a poco,
questi divenne per il giovane Manzoni un importante punto di riferimento nella
sua attività di scrittore.
5.
Il Matrimonio con Enrichetta
Blondel: Nel 1805, Manzoni sposò
Enrichetta Blondel, dalla quale ebbe 12 figli, ma solo 8 arrivarono alla vita
adulta, mentre gli altri 4 morirono precocemente. Il matrimonio e la famiglia
ebbero un'influenza significativa sulla sua vita e sulla sua scrittura
6.
L’episodio accaduto nella
chiesa di San Rocco a Parigi Il 2 aprile del 1810, durante i festeggiamenti per il
matrimonio di Napoleone e Maria Luigia d'Austria, Manzoni perde la giovane
moglie Enrichetta tra la folla. Soffrendo di crisi nervose, ansia e agorafobia,
si rifugia in preda al panico nella chiesa di San Rocco, e lì prega Dio di
fargli ritrovare la moglie sana e salva. Si narra che questo episodio diede
inizio alla sua conversione religiosa.
7.
Conversione religiosa: Nel 1810, Manzoni visse una profonda conversione
religiosa e si avvicinò al cattolicesimo, che poi influenzò significativamente
sia la sua vita sia la sua produzione letteraria successiva.
8.
Il "Cinque Maggio": Nel 1821, Manzoni scrive una delle sue poesie più
celebri, "Il Cinque Maggio", dedicata alla morte di Napoleone
Bonaparte. Questo lavoro segnò una svolta nella sua poesia, spostandosi
verso temi storici e politici.
9.
La composizione de I Promessi
Sposi: La sua opera più famosa,
intitolata “I promessi sposi” fu scritta tra il 1821 e il 1827. Inizialmente
era intitolata Fermo e Lucia. Fu pubblicata per la prima volta nel 1827
nell’edizione definita Ventisettana, ottenendo un grande successo
in tutta Italia. Questo romanzo storico è ancora oggi considerato uno dei
maggiori capolavori della letteratura italiana ed è ambientato nella Lombardia
del XVII secolo. Esso affronta numerosi temi, come l'amore, l'ingiustizia
sociale e la fede religiosa.
10.
Il lungo, stancante e
meticoloso lavoro fatto per revisionare "I Promessi Sposi": Manzoni lavorò alla sua opera principale per tutta la
vita, apportandovi diverse revisioni, modifiche ed espansioni alla trama e al
testo originale. Nel 1827 si recò a Firenze per “risciacquare i panni in
Arno”, cioè per sottoporre “I Promessi Sposi” a una profonda revisione
linguistica, affinché potesse essere letto e compreso da un pubblico vasto: per
questo motivo decise di utilizzare una lingua scritta (fiorentino) che fosse la
più vicina possibile a quella parlata. La versione definitiva dell'opera, ampiamente
modificata e rielaborata, fu pubblicata a partire dal 1840 fino al 1842
nell’edizione detta Quarantana.
11.
La disperazione
per la morte della moglie, della madre, di parecchi dei figli il giorno di Natale del 1833 morì Enrichetta,
poi morirono la madre ed alcuni figli. Questi lutti segnarono profondamente
Manzoni che si chiuse in sé e cercò le risposte nel Vangelo.
12.
Opere religiose: Dopo il successo de "I Promessi Sposi",
Manzoni si dedicò principalmente alla composizione di opere di carattere
religioso, come "La Pentecoste", che rifletteva la sua profonda fede
religiosa, e “Natale 1833”, un abbozzo di inno sacro che fa riferimento alla
morte di sua moglie.
13.
Morte: Alessandro Manzoni morì il 22 maggio 1873 a Milano,
all'età di 88 anni. La sua morte fu un momento di lutto nazionale in Italia.
14.
Eredità culturale lasciata da
Manzoni a tutti gli italiani:
Alessandro Manzoni è considerato uno dei padri della letteratura italiana
moderna e il suo contributo alla lingua italiana è inestimabile. "I
Promessi Sposi" rimane uno dei romanzi più letti e studiati nella
letteratura italiana, e Manzoni è riconosciuto per aver contribuito a unificare
e standardizzare la lingua italiana moderna.
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CRONOLOGIA DELLA
VITA E DELLE OPERE DI MANZONI
1785 Nasce a Milano il 7 marzo dal conte Pietro
Manzoni e da Giulia Beccaria.
1796-1798 Studia presso i Somaschi e
Barnabiti.
1801 Pubblica il poemetto in quattro
canti Il trionfo della libertà.
PERIODO FRANCESE
(1805-1810)
1805 Si reca a Parigi presso la madre e
scrive In morte di Carlo Imbonati.
1806-1810 Frequenta gli idéologues
e diventa amico di Claude Fauriel.
1807 Morte del padre che gli lascia in
eredità un cospicuo patrimonio.
1808 Si sposa a Milano con Enrichetta
Blondel, con rito calvinista, religione della sposa; poi i due coniugi tornano
a Parigi
1809 Pubblica il poemetto neoclassico
Urania
1810 Conversione al cattolicesimo di
Enrichetta Blondel e poi di Alessandro, e loro ritorno a Milano.
PERIODO
DELL'ATTIVITÀ LETTERARIA (1812-1827)
1820 Torna a Milano, termina Il Conte di
Carmagnola e inizia l’altro dramma in versi, Adelchi.
1812-1815 Scrive quattro Inni sacri. La
Resurrezione. Il nome di Maria. Il Natale e La Passione.
1819 Pubblica le Osservazioni sulla
morale cattolica e si reca in Francia presso Fauriel per diversi mesi.
1821 Scrive Adelchi, Marzo 1821 e Il
cinque maggio, comincia a scrivere Fermo e Lucia.
1822 Termina Adelchi e La Pentecoste e
scrive il Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia.
1823Pubblica la Lettre a Monsieur C.
(è la lettera allo Chauvet sull'unità di tempo e di luogo) e scrive la Lettera
sul Romanticismo al marchese Cesare d'Azeglio. Termina la stesura di Fermo e
Lucia.
1825-1827 Pubblica I promessi sposi (o la
'ventisettana', rielaborazione di Fermo e Lucia).
PERIODO DAL 1827 AL 1860
1827 Viaggio a Firenze.
1830-1835 Lavora al trattato Della lingua
italiana, mai terminato.
1833 Morte della moglie Enrichetta
Blondel.
1834 Inizia un componimento simile a un
inno sacro, II Natale del 1833.
1835-1836 Scrive Sentir messa, di argomento
linguistico.
1837 Sposa Teresa Borri, vedova Stampa.
Comincia a uscire a dispense la nuova
edizione dei Promessi sposi, illustrata da Gonin: è la “quarantana”. In
appendice compare la Storia della colonna infame.
1844-1845 Pubblica Opere varie.
1840 1847 Pubblica un frammento di un
nuovo inno sacro, intitolato “Ognissanti”
1850 Pubblica Del romanzo storico e
Dell'invenzione.
PERIODO DI MANZONI SENATORE (1860-1873)
1860 Viene nominato senatore.
1861 Morte della seconda moglie.
1864 Vota per Firenze capitale e per la
liberazione di Roma.
1868 In qualità di presidente della
commissione parlamentare sull'unità linguistica, pubblica Dell'unità della
lingua italiana e dei mezzi di diffonderla.
1873 Muore a Milano il 22 maggio.
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