Passa ai contenuti principali

LE DECLINAZIONI: i casi e le loro funzioni logiche


 I grammatici greci hanno preso coscienza di solo cinque degli otto antichi casi indoeuropei. Già infatti nel miceneo e nelle più antiche testimonianze di lingua classica sono attestati NOMINATIVO, GENITIVO, DATIVO, ACCUSATIVO, VOCATIVO; e le tracce di ABLATIVO (θεόθεν), STRUMENTALE (ἶφι) e LOCATIVO (οἴκοι), venivano considerate come avverbi.

 Il sincretismo dei casi agì dunque in greco assimilando STRUMENTALE e DATIVO; ABLATIVO e GENITIVO.

 Le declinazioni greche sono tre:

- In ᾱ, PRIMA 

- In ο, SECONDA

- Atematica, TERZA.

PRIMA DECLINAZIONE

PRIMA FEMMINILE IN A PURA

χώρ-ᾱ

χώρ-ᾱ-ς 

χώρ-ᾱ - ι χώρᾳ 

χώρ-ᾱ- ν

χώρ-ᾱ


χῶρ αι

χωράσων χωράων χωρῶν

χώρ α ι ς χώραις

χώρανς χώρας

χῶραι


χώρα

χώραιν

nel dialetto attico, ᾱ diviene η, se non preceduta da ε (δωρεά), ι (φιλία) ρ (ἀγορά)

in altre posizioni, ma solo al singolare,

βλάβα > βλάβη

βλάβης

βλάβῃ

βλάβην

βλάβη


βλάβαι

βλαβῶν

βλάβαις

βλάβας 

βλάβαι 


βλάβα 

βλάβαιν


DECLINAZIONE IN jᾰ jᾱ, SEMIPURA

Nei casi diretti, jᾰ; in quelli obliqui, jᾱ; jη se non preceduta da ι ρ. Si hanno perciò questi due tipi:


ποιήτριᾰ θάλασσα 

ποιητρίᾱς θαλάσσης

ποιητρίᾳ θαλάσσῃ

ποιήτριᾰν θάλασσαν 

ποιήτριᾰ θάλασσα


ποιήτριαι θάλασσαι

ποιητρίῶν θαλασσῶν

ποιητρίαις θαλάσσαις

ποιητρίας θαλάσσας 

ποιήτριαι θάλασσαι


ποιητρία θαλάσσα 

ποιητρίαιν θαλάσσαιν


Appartengono a questo gruppo svariati tipi di nominativi di sostantivi e aggettivi e participi, derivati da mutamenti dell’antico jod:


ἄελλα, ης 

ἄνασσα, ης

ἄνοια, ας

βᾶσα, ης

δέσποινα, ης

ἡδεῖα, ας

λύουσα, ης

μυῖα, ας

τέρεινα, ης

τόλμα, ης

τράπεζα, ης

ψάλτρια, ας


NOMI CONTRATTI FEMMINILI in αα o εα

Seguono, al singolare, le regole delle contrazioni


μνᾶ  λογχῆ

μνᾶς λογχῆς

μνᾷ λογχῇ

μνᾶν  λογχῆν

μνᾶ  λογχῆ


μναῖ  λογχαῖ

μνῶν  λογχῶν

μναῖς  λογχαῖς

μνᾶς λογχᾶς

μναῖ  λογχαῖ


μνᾶ λογχᾶ

μναῖν λογχαῖν






NOMI MASCHILI

Si distinguono con evidenza dai nomi femminili. Il nominativo è sigmatico, il che costringe ad usare un genitivo diverso; in attico, quello della II. I temi sono puri o impuri.


νεανι - α – ς Ἀτρειδ - η - ς


νεανίας Ἀτρείδης

νεανίου Ἀτρείδου

νεανίᾳ Ἀτρείδῃ

νεανίαν Ἀτρείδην

νεανία Ἀτρείδη


νεανίαι Ἀτρεῖδαι

νεανιῶν Ἀτρειδῶν

νεανίαις Ἀτρείδαις

νεανίας Ἀτρείδας

νεανίαι Ἀτρεῖδαι


νεανία Ἀτρείδα

νεανίαιν Ἀτρείδαιν


PARTICOLARITÀ 

Hanno il vocativo singolare in ᾰ i tipi:

πολίτης > πολῖτᾰ

βιβλιοπώλης > βιβλιοπῶλᾰ

ἀγρομέτρης > ἀγρομέτρᾰ

παιδοτριβής > παιδοτριβά


Nel dialetto ionico, il genitivo singolare maschile è in  ᾱσjο > ᾱο > ηο > εω (generalmente in sinizesi, cioè una sola sillaba)

Ἀτρείδης Ἀτρείδεω


Nel dialetto dorico, in ασο > αο > ᾱ

Λεωνίδας Λεωνίδα


 

II DECLINAZIONE

Ο

Mostra due tipi: maschile o femminile o comune; neutro. Nel genere neutro, i casi diretti sono sempre uguali.


λυκ ο ς    ἐργ ο ν


λύκος ἔργον

λύκου ἔργου

λύκῳ ἔργῳ

λύκον ἔργον

λύκε ἔργον


λύκοι ἔργα

λύκων ἔργων

λύκοις ἔργοις

λύκους ἔργα

λύκοι ἔργα


λύκω ἔργω

λύκοιν ἔργοιν


NOTA: i passaggi del genitivo sono: λύκ ὁ -σjο>  λύκοιο> λύκοο> λύκου


II DECLINAZIONE NOMI CONTRATTI


νόος ὀστέον


νοῦς ὀστοῦν

νοῦ ὀστοῦ

νῷ ὀστῷ

νοῦν ὀστοῦν

νοῦ ὀστοῦν


νοῖ ὀστᾶ

νῶν ὀστῶν

νοῖς ὀστοῖς

νοῦς ὀστᾶ

νοῖ ὀστᾶ


νῶ ὀστῶ

νοῖν ὀστοῖν


II DECLINAZIONE ATTICA

Riguarda pochi ma diffusi nomi, del tipo λᾱϝός> λᾱός> ληός> λεώς


λεώς

λεώ

λεῴ

λεών

λεώς


λεῴ

λεών

λεῴς

λεώς

λεῴ


λεώ

λεῴν


 Per distinguere le molte forme omofone e omografe, si usa sempre l’articolo; i nessi εώ sono in sinizesi.


GLI AGGETTIVI DI PRIMA CLASSE

Gli aggettivi di prima classe a tre uscite seguono la seconda declinazione per il maschile e il neutro, la prima per il femminile:


παλαιός παλαιά παλαιόν


ἀγαθός ἀγαθή ἀγαθόν


il femminile segue l’accento del maschile nel nominativo e genitivo plurali:


λυόμενοι λυόμεναι λυόμενα

λυομένων λυομένων λυομένων


AGGETTIVI A DUE USCITE, GENERALMENTE COMPOSTI

Presentano una forma per il maschile e il femminile, e una per il neutro


εὔδωρος εὔδωρον


AGGETTIVI CONTRATTI A TRE USCITE

χρύσεος χρυσέα χρύσεον 


χρυσοῦς χρυσῆ χρυσοῦν

χρυσοῦ χρυσῆς χρυσοῦ

χρυσῷ χρυσῇ χρυσῷ

χρυσοῦν χρυσῆν χρυσοῦν

χρυσοῦ χρυσῆ χρυσοῦν


χρυσοῖ χρυσαῖ χρυσᾶ

χρυσῶν χρυσῶν χρυσῶν

χρυσοῖς χρυσαῖς χρυσοῖς

χρυσοῦς χρυσᾶς χρυσᾶ

χρυσοῖ χρυσαῖ χρυσᾶ


χρυσῶ χρυσᾶ χρυσῶ

χρυσοῖν χρυσαῖν χρυσοῖν


nella forma contratta, maschile e neutro seguono l’accento del femminile.



Compare anche un aggettivo in declinazione attica

ἵλεως ἵλεων


Commenti

Post popolari in questo blog

MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion

TRADUZIONE CONTRASTIVA: MARZIALE, Per la morte della piccola Eròtion Epigramma V, 34 Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam oscula commendo deliciasque meas, parvola ne nigras horrescat Erotion umbras oraque Tartarei prodigiosa canis. Impletura fuit sextae modo frigora brumae, vixisset totidem ni minus illa dies. Inter tam veteres ludat lasciva patronos et nomen blaeso garriat ore meum. Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi, terra, gravis fueris : non fuit illa tibi. TRADUZIONI A CONFRONTO TRADUZIONE 1 A te, babbo Frontone, a te, mamma Flaccilla, io pienamente affido questa povera bimba, oggetto dei miei baci e delle gioie mie. Cara piccina! Ch'ella non provi terrore delle Ombre, né delle orrende fauci di Cerbero infernale. Avrebbe ora compiuto il suo sesto gelido inverno, s'ella fosse vissuta altri sei giorni ancora. Oh! Fra i suoi buoni vecchi che ella giochi e ripeta i capricci, e il mio nome balbetti c...

I complici di Catilina, Sallustio, 14 I seguaci di Catilina

I complici di Catilina  TESTO LATINO  - S allustio, De coniuratione Catilinae, 14. In tanta tamque corrupta civitate Catilina, id quod factu facillimum erat , omnium flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat . Nam quicumque impudicus adulter ganeo manu ventre pene bona patria laceraverat , quique alienum aes grande conflaverat , quo flagitium aut facinus redimeret , praeterea omnes undique parricidae sacrilegi convicti iudiciis aut pro factis iudicium timentes , ad hoc quos manus atque lingua periurio aut sanguine civili alebat , postremo omnes quos flagitium egestas conscius animus exagitabat , ii Catilinae proximi familiaresque erant . Quod si quis etiam a culpa vacuus in amicitiam eius inciderat , cotidiano usu atque illecebris facile par similisque ceteris efficiebatur . Sed maxime adulescentium familiaritates appetebat : eorum animi molles etiam et [aetate] fluxi dolis haud difficulter capiebantur . Nam ut cuiusque studium ex aetate f...

LATINO Seneca, “Epistulae morales ad Lucilium”, Epistula 95

VITA E OPERE Lucio Anneo Seneca (Cordova, 4 a.C. – Roma, 65) apparteneva a una ricca famiglia equestre spagnola ed era figlio del famoso Seneca il Retore. Da giovane, fu portato a Roma dalla zia materna; e ricevette un’ottima educazione letteraria e storica, completata con studi di retorica e di filosofia: i suoi maestri furono: -          Sozione di Alessandria, vicino alla scuola stoico-pitagorica dei Sestii -          lo stoico Attalo, cultore di scienze naturalistiche -          Papirio Fabiano. Intorno al 26 d.C. si recò in Egitto per motivi di salute, con suo zio, il prefetto Gaio Valerio. Le sue condizioni di salute migliorarono, anche grazie alle cure della zia materna . Tornato a Roma, intorno al 33-34 d.C., ottenne la questura, il primo grado del cursus honorum ; si dedicò all'attività oratoria, ottenendo fama e successo. Scrisse la Consolatio ad...