La struttura del DNA
Per decifrare la struttura del DNA furono essenziali i dati ottenuti, negli anni '50, da Rosalind Franklin che utilizzò la cristallografia ai raggi X per studiare campioni di DNA appositamente preparati per lei da Maurice Wilkins: Wilkins preparava campioni di DNA con fibre orientate in modo estremamente regolare (come i cristalli). Grazie alla cristallografia, la Franklin capì che la molecola di DNA aveva una forma a elica.
I quattro nucleotidi differiscono tra di loro esclusivamente per la base azotata.
Distinguiamo tra:
Nel 1950, Erwin Chargaff individuò delle costanti nella composizione del DNA:
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La composizione chimica del DNA
Negli anni '50, i biochimici sapevano che il DNA era un lungo polimero fatto da 4 diversi nucleotidi. Ciascun nucleotide è a sua volta formato da:- una molecola dello zucchero desossiribosio;
- un gruppo fosfato;
- una base azotata.
I quattro nucleotidi differiscono tra di loro esclusivamente per la base azotata.
Distinguiamo tra:
- basi puriniche: adenina (A) e guanina (G)
- basi pirimidininiche: citosina (C) e timina (T).
Nel 1950, Erwin Chargaff individuò delle costanti nella composizione del DNA:
- La percentuale % dei quattro tipi di nucleotidi (A, T, C, G) è sempre la stessa nel DNA di cellule provenienti da tessuti diversi del medesimo individuo;
- La composizione delle molecole di DNA non è influenzata da fattori esterni o dall'età dell’organismo;
- Il rapporto tra la percentuale di A e quella di G (le due basi puriniche presenti nel DNA) varia da una specie all'altra;
- In tutte le specie, la quantità di adenina è uguale alla quantità di timina (A = T), mentre la quantità di guanina è uguale alla quantità di citosina (G = C);
- la quantità totale delle basi puriniche (A + G) è uguale a quella delle basi pirimidiniche (T + C).
La struttura molecolare del DNA
La struttura del DNA viene oggi spiegata grazie al modello di Watson e Crick pubblicato nel 1953:- La molecola del DNA è formata da due catene poli-nucleotidiche appaiate e avvolte intorno a uno stesso asse immaginario a formare una doppia elica;
- Ogni filamento di DNA è formato da una sequenza di nucleotidi uniti tra di loro grazie a legami forti, cioè legami covalenti ottenuti in seguito a reazioni di condensazione (cioè reazioni in cui si ha l’eliminazione di una molecola d’acqua) tra il gruppo fosfato (-PO3−4) in posizione 5’ di un nucleotide e il gruppo ossidrile (-OH) in posizione 3' dello zucchero desossiribosio di un altro nucleotide;
- Le due catene sono complementari e vengono tenute insieme da legami deboli, detti legami a idrogeno tra le basi.
- Le basi sono rivolte verso il centro della doppia elica e si appaiano tra di loro in modo specifico;
- L’appaiamento tra le basi azotate dei due filamenti segue la regola di Chargaff della complementarietà delle basi: l’adenina (A) si appaia esclusivamente con la timina (T) tramite 2 legami idrogeno A=T; la guanina (G) si appaia esclusivamente con la citosina (C) tramite 3 legami idrogeno G≡C;
- Ciascuna coppia di basi è formata da una purina (una base formata da due anelli, cioè A oppure G) e una pirimidina (una base formata da un singolo anello, cioè T oppure C);
- Gli zuccheri e i gruppi fosfato sono rivolti verso l’esterno della doppia elica e costituiscono lo scheletro zucchero-fosfato idrofilo del DNA;
- Le due catene sono antiparallele, cioè sono orientate in direzioni opposte. Ogni catena presenta: un’estremità 5' terminale con un gruppo 5' fosfato (-PO3−4) libero; - un’estremità 3' terminale con un gruppo ossidrile (–OH) libero.
- Nel DNA un filamento va dal 5' verso il 3' e l’altro va in direzione opposta.
- Le coppie di basi sono planari (cioè distese orizzontalmente) e sono stabilizzate da interazioni idrofobiche, fondamentali per la stabilità della doppia elica;
- L’elica ha un diametro costante, poiché le coppie AT e GC hanno la stessa lunghezza;
- Ogni coppia di basi è ruotata rispetto alla precedente di circa 36°, per cui l’elica pertanto compie un giro completo (360°) ogni 10 coppie di basi;
- L’elica è destrogira perché ha un avvolgimento destrogiro (in senso orario).
Le funzioni del DNA
La struttura del DNA proposta da Watson e Crick permette di spiegare facilmente anche le funzioni del DNA:- depositare l’informazione genetica di un organismo. Essendo formata da milioni di nucleotidi, la sequenza del DNA può conservare un’enorme quantità di informazione, permettere le differenze fra specie e fra i diversi individui di una stessa specie. La sequenza delle basi azotate rappresenta la parte variabile del DNA;
- essere duplicato durante il ciclo cellulare. La duplicazione del DNA avviene grazie alla complementarietà tra le basi: ogni filamento, quando viene separato da quello complementare, può essere utilizzato come stampo per produrre un nuovo filamento complementare.
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