Gli organi meccanici azionati
da motori elettrici si occupano di:
- Controllare
l’energia nelle macchine operatrici;
- Regolare il flusso
di materiale negli impianti.
STRUTTURA
Per ogni movimento, il motore
compie 3 fasi:
- Accelerazione;
- Funzionamento a velocità costante;
- Frenatura.
Si definisce AZIONAMENTO il
sistema di conversione dell’energia elettrica in energia meccanica, usando
apparecchiature elettroniche di potenza (CEI 301-1). È formato da:
- Un’elettronica di
controllo (servo drive);
- Un motore
elettrico (servo motore) con un eventuale trasduttore in retroazione che chiude
l’anello.
Nell'automazione industriale
si usano gli azionamenti elettrici. Vi sono 2 modelli:
- L’azionamento
asse;
- L’azionamento tipo
mandrino, il quale lavora a velocità costante su ampi range di velocità, a
seconda del tipo di lavorazione.
I dispositivi che si occupano
del controllo motore sono:
- Azionamenti;
- Convertitori;
- Alimentatori;
- Variatori;
- Servocomandi;
- Servodrive;
- Ecc.
Per la movimentazione di un
asse, si devono controllare: accelerazione, velocità e posizione dell’asse.
I sistemi di regolazione sono
uno interno all’altro:
- Il più interno è
l’anello di accelerazione, detto anello di corrente o di coppia;
- Al centro c’è
l’anello di velocità;
- Il più esterno è
l’anello di posizione.
Il sistema di controllo asse,
grazie alle posizioni di riferimento, controlla il moto. In particolare, sono i
controlli numerici e i posizionatori a controllare il moto. Di regola,
definiamo:
- un azionamento per
motore = un controllo di velocità che usa come trasduttore un encoder (o
un resolver);
- un controllo di
moto = un controllo numerico o una scheda motion per PLC o PC, che
gestisce l’anello di posizione e si occupa delle funzioni di programma e di
calcolo delle traiettorie degli assi della macchina.
L’albero principale (anche
detto albero master o motion controller) emette una sequenza di impulsi,
che viene inviata sugli ingressi encoder ausiliari di tutti gli azionamenti
slave, modificando il contenuto del contatore interno al sistema di controllo
che risponde facendo ruotare il motore così da cancellare gli impulsi ricevuti
grazie a impulsi di segno opposto prodotti dall’encoder calettato sul motore.
Si ha quindi un movimento dell’albero master e di conseguenza di tutti i motori
in maniera sincronizzata con una precisione di velocità migliore dello 0,1%
grazie alle moderne digitalizzazioni degli azionamenti.
AZIONAMENTI PER MOTORI C.C.
Il controllo della tensione di
armatura regola la velocità dei motori in continua a eccitazione costante.
Il funzionamento del motore a regime è dato
dalle formule:
V = R · I + E E = ke · ω T = km · I
ove:
-
V = tensione di
armatura
-
R = resistenza
degli avvolgimenti
-
E = forza contro-elettromotrice
-
I = corrente di
armatura
-
ke =
costante di tensione del motore e misurata in [V· s /rad]
-
km = costante di
coppia [Nm/A]
Il costruttore fornisce per ogni motore i grafici
delle regioni garantite per un funzionamento continuativo e intermittente del
motore in funzione della velocità:
-
La regione a funzionamento
continuativo ha forma arrotondata e parte dalla coppia nominale erogabile con
continuità a rotore bloccato e diminuisce all'aumentare della velocità, fino
alla velocità massima;
-
La regione a funzionamento
intermittente è compresa tra un limite di coppia massima e un tratto a potenza
costante, causato dai limiti di commutazione delle spazzole.
Quando si sceglie un motore, vanno considerati i
limiti di coppia e le velocità nominali per il funzionamento continuativo.
CONVERTITORI PER MOTORI C.C. E A MAGNETI PERMANENTI
I motori dotati di convertitori A MAGNETI
PERMANENTI sono usati per le applicazioni di azionamento. Gli azionamenti
relativi comprendono:
-
Un trasformatore esterno per
ridurre la tensione di rete 230/400 V;
-
Un ponte di raddrizzamento per
costruire la tensione di bus interna OPPURE un alimentatore switching
direttamente dalla rete.
Un ponte di uscita a MOSFET o IGBT fornisce la
tensione al motore, posto sulla diagonale, come valore medio di una PWM a
frequenza costante (circa 10 kHz) regolata in duty cycle.
AZIONAMENTI ELETTRICI
In genere, i motori usati hanno tensioni nominali
tra 90 e 180 V, per cui gli azionamenti hanno tensioni di bus 120-200 V e
vengono suddivisi per prestazioni in corrente nominale (In = 5, 10,
20, 50 A) e hanno corrente massima (Ip) pari al doppio, ma
disponibile solo per qualche secondo.
La taglia di corrente deve garantire la coppia
nominale (Tn = kt · In) e la coppia di picco (Tp
= kt · Ip).
Per ogni convertitore viene specificato il valore
minimo di induttanza del motore, adatto alla frequenza del PWM, da integrare
con l’induttanza esterna in serie al motore stesso. La resistenza di frenatura
va collegata ai morsetti e inserita in automatico, quando la tensione di bus supera
il valore nominale del 40-50%.
La costante di tempo di risposto dell’azionamento
dipende dalla frequenza della PWM ed è estremamente bassa.
SERVOAMPLIFICATORE
Il SERVOAMPLIFICATORE può funzionare in diversi
modi:
- In controllo di tensione = il
sistema lavora in anello aperto = non si usa il trasduttore in
retroazione, per cui all'aumentare della coppia, diminuisce la velocità; il
convertitore funge da amplificatore di tensione e di potenza, applicando al
motore una tensione media proporzionale alla tensione di riferimento impostata
in ingresso;
- In controllo di coppia o di
corrente = la corrente del motore è proporzionale alla tensione di comando;
- In controllo di velocità (la più usata) = la velocità richiesta al motore (detta velocità di consegna) è impostata grazie a una tensione esterna o grazie a un potenziometro manuale, nel range ±10 V e la velocità del motore viene regolata usando l’informazione fornita dal trasduttore in retroazione (dinamo tachimetrica o encoder).
CONTROLLORE DI POSIZIONE
È un dispositivo regolato da un micro-controllore
da almeno 15 bit che:
- contiene il servoamplificatore
PWM;
- rispetta un profilo di
velocità e una sequenza di accostamento, inseriti tramite porta di
comunicazione e memorizzati in E2PROM.
Il trasduttore in retroazione è un encoder che ha
almeno due canali. Ha diverse funzioni. Consente anche il funzionamento con
emulazione passo-passo nei controlli di posizione, grazie a 2 segnali che
arrivano al convertitore:
- -
un segnale di avanzamento ad
impulsi (passo);
- -
un segnale di direzione.
Ogni impulso di passo corrisponde a uno
spostamento dato da un determinato numero di impulsi di encoder in retroazione.
AZIONAMENTI PER MOTORI PASSO-PASSO
Un AZIONAMENTO PER MOTORI PASSO-PASSO regola i due
avvolgimenti del motore con sequenze comprese tra 12 e 80 V e correnti comprese
tra 0,2 e 6 A.
Il comando di avanzamento è dato dal segnale
logico di frequenza e da impulsi che durano meno di 1 microsec.
A ogni impulso il motore ruota di un passo nella
direzione suggerita dall’ingresso logico di direzione.
Gli ingressi di preselezione (dip switch) si
ha la movimentazione a passo intero, mezzo passo oppure
di passo.
In caso di azionamenti più complessi, si hanno anche i micropassi (microstep).
Per motori asincroni si ha un azionamento detto
INVERTER, che converte in trifase alternata in frequenza variabile usando un
ponte con IGBT, pilotato in tecnica SPWM.
Commenti
Posta un commento