Perché è importante continuare a studiare fino alla morte?
Questo libro si sarebbe dovuto intitolare "Salutame a Socrate", poi, grazie a Dio, ho resistito alla tentazione della battuta facile e, dopo una breve discussione con l’editore, abbiamo deciso, di comune accordo, per un asciutto quanto significativo "Socrate". Il fatto è che Socrate non è solo un filosofo vissuto duemila e quattrocento anni fa, ma è anche un modo d’intendere la vita («socratico», per l’appunto). In lui non esistono le tensioni dell’uomo comune, tutto proteso alla ricerca del Potere, del Denaro e del Successo. In Socrate predomina la voglia di sapere, di mettere sempre in discussione quello che già conosce, di capire da che parte si nasconda il Bene. La conoscenza, insomma, elevata a ragione di vita. Si racconta che, poco prima di bere la cicuta, Socrate abbia ricevuto in carcere un maestro di musica per farsi impartire una lezione di cetra. In verità, Platone ne parla solo di sfuggita nell’Eutidemo, ma anche se l’aneddoto fosse stato inventato da l...