Carme 5 di Catullo

Carme 5 di Catullo - VIVIAMO, MIA LESBIA




Il componimento viene proposto nelle quattro traduzioni d’autore.


 Gaius Valerius Catullus, Libercarmen V.

Testo latino


Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.
Soles occidere et redire possunt;
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
Da mi basia mille, deinde centum,

dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum;
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus invidere possit
cum tantum sciat esse basiorum.

Traduzioni d'autore

1) Viviamo, Lesbia mia, ed amiamoci,
e i brontolii dei vecchi austeri
valutiamoli, tutti insieme, due soldi.
Il sole può tramontare e tornare,
ma noi, quand’è tramontata la nostra
breve luce, dobbiamo dormire una sola notte, perpetua.
Dammi mille baci, e poi cento,
poi altri mille e altri cento,
poi ancora altri mille e altri cento.
Quando ne avremo fatti molte migliaia,
li confonderemo per non sapere più il loro numero,
che nessuno possa farci il malocchio, sapendo
un numero così enorme di baci.
(G. Paduano, traduttore ed. Einaudi, 2005)

2) Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
(Salvatore Quasimodo, da Valerio Catullo, Canti, A. Mondadori, 1955)

3) Vita e amore a noi due Lesbia mia
E ogni acida censura di vecchi
Come un soldo bucato gettiamo via.
Il sole che muore rinascerà
Ma questa luce nostra fuggitiva
Una volta caduta, noi saremo
Premuti da una notte senza fine.
Dammi baci cento baci mille baci
E ancora baci cento baci mille baci!
Le miriadi dei nostri baci
Tante saranno che dovremo poi
Per non cadere nelle malìe
Di un invidioso che sappia troppo,
perderne il conto scordare tutto.
(Guido Ceronetti da Catullo, Le poesie, 1969, p. 19)

4) Dobbiamo Lesbia mia vivere, amare,
le proteste dei vecchi tanto austeri
tutte, dobbiamo valutarle nulla.
Il sole può calare e ritornare,
per noi quando la breve luce cade
resta una eterna notte da dormire.
Baciami mille volte e ancora cento
poi nuovamente mille e ancora cento
e dopo ancora mille e dopo cento,
e poi confonderemo le migliaia
tutte insieme per non saperle mai,
perché nessun maligno porti male
sapendo quanti sono i nostri baci.
(Enzo Mandruzzato, da Gaio Valerio Catullo, I canti, 1982, p. 85: endecasillabi sciolti)

ANALISI DEL TESTO di Catullo Carme V  Dammi mille baci

vivamus – congiuntivo esortativo
mea – voc. femm. sing. dell'aggettivo possessivo meus, mea, meum
amemus – congiuntivo esortativo
senum = gen. plur. di senex, senis, particolarità di 3 declinazione, in quanto parisillabo con genitivo in -um anzichè in -ium
severiorum – genitivo maschile plurale da severior, severius, comparativo assoluto di severus, severa, severum
unius assis - genitivo di stima o prezzo (lett. di un solo asse, moneta di poco valore).
soles – lett. i soli - metonimia per dies
nobis – dativo d’agente dal pronome personale 1 persona plurale nos
cum semel = CUM + semel + INDICATIVO = avverbio
est…dormienda = perifrastica passiva = gerundivo + sum
una = aggettivo numerale unus, una, unum, segue la declinazione degli aggettivi pronominali (genitivo in -ius, dativo in -i)
nox perpetua – vuol intendere "la morte".
da mi – da è imperativo presente, mi sta per mihi
altera = accus. neutro plurale dell'aggettivo alter, altera, alterum
secunda = accus. neutro plurale dell'aggettivo secundus, secunda, secundum
cum fecerimus = CUM + INDICATIVO, fecerimus è 1 persona plurale FUT. ANT. IND.
conturbabimus = futuro semplice da conturbo
illa = accus. neutro plurale dell'aggettivo dimostrativo ille, illa, illud
ne quis = prop. finale negativa NE + cong.
invidere = INFINITO PRESENTE DA INVIDEO
cum sciat = CUM + CONGIUNTIVO da tradurre con un gerundio semplice
esse = INFINITO PRESENTE DA SUM
basiorum = gen. plur. di basium, basii – genitivo partitivo – retto da tantum



Un'altra Traduzione in italiano: 

Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci,

e i pettegolezzi dei vecchi intransigenti

stimiamoli tutti una sola monetina!

Le giornate possono terminare e ritornare:

per noi quando una sola volta è terminata la breve luce,

c'è da dormire una sola notte perpetua.

Dammi mille baci e poi cento,

poi altri mille, poi di nuovo cento,

poi di séguito altri mille, poi cento.

Poi quando avremo totalizzato molte migliaia,

le metteremo in disordine, per non sapere,

o perché qualche maligno non possa gettarci il malocchio,

sapendo che ci sono tanti baci.


(Cat. - Carme V - Dammi mille baci)




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