PER L’UCCISIONE DI ERATOSTENE LISIA

Per l'uccisione di Eratostene 43-44-45-46

Testo originale greco



ΜΑΡΤΥΡΕΣ


[43] Τῶν μὲν μαρτύρων ἀκηκόατε, ὦ ἄνδρες· σκέψασθε δὲ παρ᾽ ὑμῖν αὐτοῖς οὕτως περὶ τούτου τοῦ πράγματος, ζητοῦντες εἴ τις ἐμοὶ καὶ Ἐρατοσθένει ἔχθρα πώποτε γεγένηται πλὴν ταύτης. οὐδεμίαν γὰρ εὑρήσετε

[44] οὔτε γὰρ συκοφαντῶν γραφάς με ἐγράψατο, οὔτε ἐκβάλλειν ἐκ τῆς πόλεως ἐπεχείρησεν, οὔτε ἰδίας δίκας ἐδικάζετο, οὔτε συνήιδει κακὸν οὐδὲν ὃ ἐγὼ δεδιὼς μή τις πύθηται ἐπεθύμουν αὐτὸν ἀπολέσαι, οὔτε εἰ ταῦτα διαπραξαίμην, ἤλπιζόν ποθεν χρήματα λήψεσθαι· ἔνιοι γὰρ τοιούτων πραγμάτων ἕνεκα θάνατον ἀλλήλοις ἐπιβουλεύουσι

[45] τοσούτου τοίνυν δεῖ ἢ λοιδορία ἢ παροινία ἢ ἄλλη τις διαφορὰ ἡμῖν γεγονέναι, ὥστε οὐδὲ ἑωρακὼς ἦν τὸν ἄνθρωπον πώποτε πλὴν ἐν ἐκείνηι τῆι νυκτί. τί ἂν οὖν βουλόμενος ἐγὼ τοιοῦτον κίνδυνον ἐκινδύνευον, εἰ μὴ τὸ μέγιστον τῶν ἀδικημάτων ἦν ὑπ᾽ αὐτοῦ ἠδικημένος

[46] ἔπειτα παρακαλέσας αὐτὸς μάρτυρας ἠσέβουν, ἐξόν μοι, εἴπερ ἀδίκως ἐπεθύμουν αὐτὸν ἀπολέσαι, μηδένα μοι τούτων συνειδέναι;


Traduzione in Italiano


(43) Signori, avete sentito i testimoni: ora riflettete fra di voi su questa faccenda, per cercare (di scoprire) se tra me ed Eratostene ci sia mai stato (qualche motivo di) ostilità, a parte questo. Non ne troverete nessuno.

(44) Né, infatti, mi ha mai accusato pubblicamente agendo come delatore, né ha (mai) tentato di farmi esiliare [cacciarmi fuori dalla città], né mi ha (mai) intentato processi privati, né era mio complice in qualche cattiva azione [conosceva con me nulla di cattivo] per cui, temendo che si risapesse, io potessi desiderare la sua morte [temendo che qualcuno sapesse la quale io desideravo che egli morisse], né, se avessi commesso ciò, potevo aspettarmi [mi aspettavo] di ricevere (un compenso in) denaro da qualcuno [da qualche parte] - perché certi (individui) tramano la morte gli uni degli altri per motivi del genere.


(45) A tal punto, dunque, eravamo lontani dall'avere avuto qualche alterco, o (qualche) lite da ubriachi, o qualche altro screzio [di tanto, dunque, o un alterco o una lite da ubriachi o qualche altro screzio è lontano dall'essere stato a noi], che io quell'uomo non l'avevo mai neanche visto, se non quella notte! Con quale intenzione [volendo che cosa], allora, avrei corso un rischio del genere, se non fossi stato offeso da lui nel più grave dei modi?

(46) In secondo luogo, avrei (forse) commesso un'empietà chiamando io stesso dei testimoni, quando avrei potuto, se davvero volevo ucciderlo ingiustamente, (far sì) che nessuno venisse a sapere [sapesse con me] di questa faccenda?



ANALISI e Traduzione in italiano comparata con l'originale greco



43 Τῶν μὲν μαρτύρων ἀκηκόατε, ὦ ἄνδρες· σκέψασθε δὲ παρ' ὑμῖν αὐτοῖς οὕτως περὶ τούτου τοῦ πράγματος, ζητοῦντες εἴ τις ἐμοὶ καὶ Ἐρατοσθένει ἔχθρα πώποτε γεγένηται πλὴν ταύτης. Οὐδεμίαν γὰρ εὑρήσετε.

Avete ascoltato i testimoni, o uomini; considerate presso di voi riguardo questa vicenda, cercando di scoprire se vi sia mai stato qualche motivo di inimicizia tra me ed Eratostene, tranne questa. Non ne troverete nessuno.

ἀκηκόατε, ind. perf. di ἀκούω;

εἴ τις…ταύτης, interrogativa indiretta;

εὑρήσετε, ind. fut. di εὑρίσκω;
44 Οὔτε γὰρ συκοφαντῶν γραφάς με ἐγράψατο, οὔτε ἐκβάλλειν ἐκ τῆς πόλεως ἐπεχείρησεν, οὔτε ἰδίας δίκας ἐδικάζετο, οὔτε συνῄδει κακὸν οὐδὲν ὃ ἐγὼ δεδιὼς μή τις πύθηται ἐπεθύμουν αὐτὸν ἀπολέσαι, οὔτε εἰ ταῦτα διαπραξαίμην, ἤλπιζόν ποθεν χρήματα λήψεσθαι· ἔνιοι γὰρ τοιούτων πραγμάτων ἕνεκα θάνατον ἀλλήλοις ἐπιβουλεύουσι.
Né infatti rivolgendomi false accuse egli intentò una causa contro di me, né cercò di mandarmi fuori dalla città (esilio), né mi intentava processi privati. Né conosceva qualche colpa per la quale temendo che qualcuno ne venisse a conoscenza io desiderassi ucciderlo. Né speravo di ricevere denaro da qualche parte se l’avessi ucciso. Infatti per queste ragioni si trama la morte gli uni degli altri.

γραφάς ἐγράψατο e δίκας ἐδικάζετο sono figure retoriche dette figure etimologiche; inoltre, il verbo γράφω regge il doppio accusativo;

διαπραξαίμην, ott. aor. medio di διαπράσσω;

λήψεσθαι, inf. fut. di λαμβάνω.
45 Τοσούτου τοίνυν δεῖ ἢ λοιδορία ἢ παροινία ἢ ἄλλη τις διαφορὰ ἡμῖν γεγονέναι, ὥστε οὐδὲ ἑωρακὼς ἦν τὸν ἄνθρωπον πώποτε πλὴν ἐν ἐκείνῃ τῇ νυκτί. Τί ἂν οὖν βουλόμενος ἐγὼ τοιοῦτον κίνδυνον ἐκινδύνευον, εἰ μὴ τὸ μέγιστον τῶν ἀδικημάτων ἦν ὑπ' αὐτοῦ ἠδικημένος;
Tanto manca che tra noi siano avvenuti uno scambio di insulti, una rissa tra ubriachi o un’altra lite. Così che io non avevo mai visto l’uomo tranne che in quella notte. Volendo cosa avrei corso un tale pericolo se non avessi subito da lui la più grande delle offese?

ἑωρακὼς ἦν, piuccheperf. perif. di ὀράω;

τί ἂν…ἐκινδύνευον, apodosi del periodo ipotetico dell’irrealtà, εἰ…ἠδικημένος, protasi del periodo ipotetico dell’irrealtà;

ἦν ἠδικημένος, piuccheperf. perif. di ἀδικέω.
46 Ἔπειτα παρακαλέσας αὐτὸς μάρτυρας ἠσέβουν, ἐξόν μοι, εἴπερ ἀδίκως ἐπεθύμουν αὐτὸν ἀπολέσαι, μηδένα μοι τούτων συνειδέναι;
Poi dopo aver chiamato io stesso i testimoni avrei commesso un’empietà, pur essendo a me doveroso ucciderlo contro ogni giustizia?

ἐξόν μοι, participio accusativo assoluto di valore concessivo di ἔξεστι.





Tratto da Lisia, Apologia per l’uccisione di Eratostene

Ὑπὲρ τοῦ Ἐρατοσθένους φόνου ἀπολογία
LYSIAS - De caede Eratosthenis-ΥΠΕΡ ΤΟΥ ΕΡΑΤΟΣΘΕΝΟΥΣ ΦΟΝΟΥ ΑΠΟΛΟΓΙΑ

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