Callimaco: l'amico scomparso



Εἶπέ τις, Ἡράκλειτε, τεὸν μόρον, ἐς δέ με δάκρυ

ἤγαγεν· ἐμνήσθην δ', ὁσσάκις ἀμφότεροι

ἥλιον ἐν λέσχῃ κατεδύσαμεν. ἀλλὰ σὺ μέν που,

ξεῖν' Ἁλικαρνησεῦ, τετράπαλαι σποδιή·

αἱ δὲ τεαὶ ζώουσιν ἀηδόνες, ᾗσιν ὁ πάντων

ἁρπακτὴς Ἀίδης οὐκ ἐπὶ χεῖρα βαλεῖ.

Mi dissero, o Eraclito, della tua morte e lacrime

ho pianto: mi ricordai quante volte entrambi

in chiacchiere facemmo tramontare il sole…
Ma tu da qualche parte, amico di Alicarnasso, sei antica cenere

e però vivono i tuoi usignoli, su cui chi tutto

rapisce, Ade, non porrà la mano.


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