"È uno de' vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi."

Alessandro Manzoni



"Vide Lodovico spuntar da lontano un signor tale, arrogante e soverchiatore di professione, col quale non aveva mai parlato in vita sua, ma che gli era cordiale nemico, e al quale rendeva, pur di cuore, il contraccambio: giacché è uno de' vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi.

Costui, seguito da quattro bravi, s'avanzava diritto, con passo superbo, con la testa alta, con la bocca composta all'alterigia e allo sprezzo. Tutt'e due camminavan rasente al muro; ma Lodovico (notate bene) lo strisciava col lato destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava il diritto (dove mai si va a ficcare il diritto!) di non istaccarsi dal detto muro, per dar passo a chi si fosse; cosa della quale allora si faceva gran caso. L'altro pretendeva, all'opposto, che quel diritto competesse a lui, come a nobile, e che a Lodovico toccasse d'andar nel mezzo; e ciò in forza d'un'altra consuetudine..."

Quarto Capitolo de "I Promessi Sposi"

 Ludovico vede uccidere il suo fedele servo Cristoforo che, corso in sua difesa, sacrifica la sua vita facendogli da scudo con il proprio corpo. 

Per vendicare la morte di Cristoforo, Ludovico uccide, a sua volta, il nobile prepotente. Segue la conversione e la scelta di abbracciare il saio da parte di Lodovico, che da adesso in poi diviene Fra Cristoforo, nome scelto in onore del fedele servitore.

Manzoni induce il lettore a riflettere sull'origine e sulla natura del male, sulla necessità del perdono.

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