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Plutarco e la memoria

 Plutarco. La memoria va tenuta in esercizio, da piccoli e da grandi.


Πάντων μάλιστα δει την μνήμην των παίδων ασκείν και συνεθίζειν; αυτή γαρ ώσπερ της παιδείας εστι ταμιεΐον; και διά τουτο μητέρα των Μουσών εμυθολόγησαν ειναι την Μνημοσύνην, αινιττόμενοι και παραδηλουντες ότι ούτως ουδέν παιδείαν γεννάν και τρέφειν, ως η μνήμη, πέφυκε. Και τοίνυν τάυτην κατ’ αμφότερ ασκητέον , ειτ’εκ φύσεως μνήμονες εΐεν οι παίδες, είτε και τουναντίον επιλήσμονες. Την γαρ πλεονεξίαν της φύσεως επιρρωώσομεν, την δ’ έλλειψιν αναπληρώσομεν, και οι μεν των αλλων έσονται βελτίους, οι δ’εαυτων. Μη λανθανέτω τοινυν μηδέ τούτο τούς πατέρας, ότι το μνημονικόν της μαθήσεως μέρος ου μόνον πρός την παιδειαν, αλλά πρός τας του βίου πράξεις ουκ ελαχίστην συμβάλλεται μοιραν. Η γαρ των γεγενημένων πράξεων μνήμη της περί των μελλόντων ευβουλίας γίγνεται παράδειγμα.

   Plutarco (46-120d.C).

Περί παίδων αγωγής, Sull’educazione dei figli

 


  Traduzione

    Soprattutto bisogna esercitare la memoria nei bambini; essa è anche, per così dire, un deposito dell’apprendimento. Per questo motivo, i mitologi hanno fatto della Memoria la madre delle Muse, suggerendo, con questa allegoria, che non c’è nulla al mondo come la memoria per creare e nutrire.

  Tale facoltà va quindi allenata in ogni caso, sia che i bambini siano naturalmente dotati di buona memoria, sia che, al contrario, siano smemorati. Così rafforzeremo il dono generoso della natura e colmeremo le sue carenze; e mentre i primi eccelleranno sugli altri, i secondi miglioreranno rispetto a se stessi. I padri non devono dunque dimenticare questo: che la memoria, parte fondamentale dell’apprendimento, contribuisce in modo non trascurabile non solo all’istruzione, ma anche alle azioni della vita. Infatti il ricordo delle azioni passate diventa un modello che facilita il giudizio su ciò che deve ancora avvenire.




Come disse anche Cicerone: "Memoria minuitur, nisi eam exerceas".


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