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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Dante Inferno canto III

Di sera, Dante arriva davanti alla porta dell'inferno dove legge la terribile frase incisa su di essa, scura e misteriosa. Virgilio, però, prende per mano il suo timoroso discepolo e lo introduce nelle "segrete cose", ma l'orrore infernale è troppo grande e Dante comincia a piangere. Cerca di superare la viltà, frena le sue lacrime, ma non riesce a fare altrettanto con il dubbio e spavento che gli cingono la testa come un cerchio di ferro. Dante sente i pianti, i sospiri, i lamenti, le voci adirate, le bestemmie contro Dio e contro il genere umano e la propria stirpe di moltissimi dannati che riempiono l'atmosfera scura come il turbine che agita le spiagge sabbiose del mare. Confuso e smarrito, Dante desidera sapere chi siano le anime così punite. Sono gli ignavi, coloro che hanno vissuto "sanza infamia e sanza lodo", senza partito e senza ideali, pigri e neutrali, insieme agli angeli che non si schierarono né a favore di Dio né dalla parte di Lucifero ...

Dante Inferno canto II

All'imbrunire Dante dice a Virgilio di temere il viaggio nell'oltretomba, soprattutto perché sente di non essere all'altezza dei suoi predecessori: Enea e San Paolo. Infatti, Enea ha fatto visita a suo padre Anchise nei Campi Elisi che gli ha rivelato la sua missione di progenitore di Roma imperiale e sede del soglio papale. Invece, San Paolo, scelto direttamente da Dio quale Vas d'elezione, è salito al terzo Cielo dove ha avuto rivelazioni umane e sovraumane e, tornato sulla Terra, poté contribuire a consolidare la figura del Papa. Virgilio allora spiega a Dante che è stata la beata e bella Beatrice, per volere della Madonna e per intercessione di Santa Lucia, a chiedere a Virgilio di correre in aiuto a Dante contro la minacciosa fiera e guidarlo nel viaggio nell'oltretomba per aiutarlo e aiutare tutta l'umanità.

Dante Inferno canto I

Il primo canto è basato sul contrasto tra la paura e la speranza. Infatti, Dante-personaggio, risvegliandosi, si accorge di essersi smarrito in una selva oscura e si aggira tutta la notte per la selva oscura e selvaggia che al solo ricordo causa amarezza mortale anche a Dante-poeta. La paura, però, spinge Dante-personaggio a ricercare una via d'uscita e di salvezza. Quando vede il colle si calma e si avvia per salire alla sua cima illuminata dal Sole, ma all'improvviso si ferma davanti a una lonza. Allora, per non morire, si aggrappa alla speranza del tempo e della buona stagione. Poi vede il leone che spaventa anche l'aria circostante. Alla vista della lupa Dante viene colto dalla paura, rimane paralizzato e solo l'improvviso arrivo di Virgilio, poeta-vate di Roma imperiale e divina, ridà una leggera speranza di superare la lupa e di evitare la selva di morte. Infine, l'annuncio del futuro Veltro, che sconfiggerà definitivamente la lupa, fa sorgere la certezza lumi...