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La rana autolesionista

Versione Testo Greco ESOPO
Δύο  βάτραχοι  αλλήλοις  εγειτνίον.  Ένέμοντο  δε  ο  μέν  βαθειαν  καί  της  οδοΰ  πορρω  λιμνην,  ο  δε  εν  οδω  μικρον  υδωρ  έχων.  Καί  δή  ο  εν  τη  λιμνη,  γνους  τό  σοφωτατον  καί  τό  ευνούστατον,  παρήνει  τον  έτερον  μεταβηναι  πρός  αυτόν,  ϊνα  καί αμενονος  καί  ασφαλεστερας   διαίτης  μεταλαβοι.  Έκεϊνος  δε  ουκ  επειθετο, λεγων  δυσαποσπαστως  έχειν  της του  τοπου  συνηθειας˙  εως  ου  συνεβη  αμαξαν  τηδε  παριουσαν  ολεσαι (inf. Aor. Di αλλυμι) αυτον.
οὕτω καὶ τῶν ἀνθρώπων οἱ τοῖς φαύλοιςἐπιτηδεύμασιν ἐνδιατρίβοντες φθάνουσιν ἀπολλύμενοι πρὶν  ἐπὶ τὰ καλλίονατραπέσθαι.
TRADUZIONE IN ITALIANO
Due rane erano vicine l'una all'altra (erano vicine di casa). Abitavano l'una in uno stagno profondo e lontano dalla strada, l'altra sulla strada in una pozzanghera con  poca acqua. E allora quella nello stagno esortava l'altra a trasferirsi da lei, per godere di una vita migliore e più sicura, e invece  quell'altra non si faceva persuadere, dicendo che era difficile staccarsi dalla dimora abituale, finché accadde che, non vedendola, un carro la schiacciò.
Allo stesso modo anche tra gli uomini, quelli che sono attaccati alle sciocche abitudini sono disposti a morire, piuttosto che cambiare in meglio.

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